Faberlab “sforna” i regali di Natale che rendono omaggio ai mestieri
Sono dei piccoli "pupazzetti" creati all'interno del progetto di Confartigianato Imprese Varese con la stampa 3d e che riproducono i mestieri artigiani e del mondo delle professioni

Ci sono voluti diversi chili di gesso, un migliaio di colori e la fantasia di Faberlab per creare i Mestée (dal dialetto bosino mestieri = mestée), le prime produzioni 100% made in Faberlab destinate a dare un tocco di ironia ai regali di tutto l’anno.
Sono dei piccoli “pupazzetti” creati con la stampa 3d che riproducono i mestieri artigiani e del mondo delle professioni, hanno una dimensione standard di dieci centimetri d’altezza ma, in scala, potranno crescere, a seconda dell’uso che ne vorrà fare l’acquirente.
A quattro anni dalla nascita, nel pieno del progetto Faberlab Design e a pochi giorni della missione in Russia, Faberlab ha scelto dunque la strada della produzione per regalare ai mestieri di sempre una veste nuova, tridimensionale, su misura e personalizzabile.
La Project X660 può infatti rispondere a tutte le richieste, andando incontro alle esigenze delle imprese o dei privati che sceglieranno di fare un omaggio a dipendenti, collaboratori, amici e familiari con un pezzo unico realizzato totalmente con la tecnica della stampa 3D.
REGALI DI NATALE PER RENDERE OMAGGIO AI MESTIERI
«Una tecnica che vogliamo diffondere e che vogliamo far entrare nelle imprese attraverso una porta alternativa rispetto alle lavorazioni “tradizionali”» spiega il responsabile di Faberlab Davide Baldi che, insieme a Ilaria Restelli, ha iniziato la produzione dei Mestée, battezzandoli rigorosamente in dialetto bosino: si va dal falegname (legnamée) all’idraulico (ul trumbée), dal muratore (magütt) all’elettricista (letricìsta) al barbiere (barbée). A questi si sono poi aggiunti il giornalista, il meccanico e la segretaria. «Starà poi ai nostri imprenditori, o a chi vorrà rivolgersi a noi privatamente, suggerire altre professioni da tradurre nei mestée tridimensionali in gesso».

I “professionisti da scrivania” sono già in vendita e hanno una dimensione standard di dieci centimetri d’altezza ma, in scala, potranno crescere, a seconda dell’uso che ne vorrà fare l’acquirente. «Saremo anche in grado di inserire piccoli oggetti, sempre su richiesta dei clienti, attraverso un foro sul fondo».
Magari ci si potrà mettere un biglietto da visita o un omaggio a sorpresa. Tutto sarà possibile, salvo modificare i simpatici faccioni un po’ burloni, marchio di fabbrica dei Mestée.
«Abbiamo affrontato con la stampante una nuova sfida, ovvero quella di riportare l’attenzione su professioni che negli anni si sono evolute e hanno fatto i conti con l’innovazione rimanendo parte della nostra quotidianità» aggiunge Baldi. Dietro ogni mobile c’è infatti il falegname, dentro ogni casa c’è l’impiantista, nella vita di ogni persona c’è il parrucchiere, nella quotidianità di ogni mestiere c’è la segretaria. «Rendiamo omaggio ai mestieri, li riportiamo d’attualità, li mettiamo sotto l’albero per farci poi accompagnare nel corso dell’anno dal loro sorriso».
La vendita dei “FaberMestée” è già iniziata: «In questo modo associamo l’innovazione alla tradizione e la mettiamo a disposizione di aziende e privati cittadini affinché non dimentichino un pezzetto della nostra storia, magari sorridendoci su e, al contempo, scoprendo le potenzialità della stampa a gesso» conferma Baldi.
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