La storia della Resistenza la insegneranno i ragazzi dell’Isis
San Martino e Shoah, Don Folli e i morti della Gera: dieci lezioni per diventare ciceroni in un progetto in collaborazione con Anpi

La Battaglia di San Martino e i morti della Gera, quei ragazzi fucilati giovanissimi che morirono per la libertà. Il prete antifascista don Pietro Folli che salvò ebrei e partigiani dalla morte.
E ancora, la via della salvezza rappresentata lungo il fiume Tresa che separava l’Italia dalla Svizzera, e quindi la vita dalla morte per le centinaia di ebrei che dopo l’occupazione nazista della penisola vennero deportati per la folle politica razziale delle due dittature.
Ci sarà tutto questo in un progetto di alternanza scuola lavoro che si appresta a partire all’Isis Citta di Luino Carlo Volontè che dal 12 novembre al 10 dicembre ospiterà una decina di lezioni a cura di professori di storia, ricercatori e scrittori che insegneranno loro i luoghi dell’antifascismo per diventare essi stessi testimoni di ciò che avvenne nelle valli della Valcuvia dopo l’8 settembre.
Al termine delle lezioni si terrà una sorta di “prova” con studenti di altre classi che si recheranno sul posto e dai novelli ciceroni riceveranno le indicazioni per non far scomparire nella memoria di questi luoghi quello che fu la lotta partigiana.
L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Anpi Luino che in questi giorni ha reso noto il calendario delle lezioni. Lunedì 19 novembre due professori Carlo Banfi e Antonio Cuomo per esempio parleranno delle “persecuzioni razziali e le deportazioni nei campi di sterminio”, mentre il 26 si parlerà della La fuga degli Ebrei e dei perseguitati politici verso la vicina Svizzera con la professoressa Filomena Parente e il collega Davide di Giuseppe.
Francesca Boldrini e Giovanni Petrotta, professori, il 5 di dicembre tratteranno l’argomento nel vivo parlando di Resistenza, con particolare riferimento “alla battaglia del S. Martino, ai tragici fatti della Gera e alla situazione nel nostro territorio”.
Per finire lunedì, 10 dicembre, dalle ore 13,45 alle ore 15,45 si parlerà della “La linea Cadorna e la sua importanza storica” a cura dell’appassionato di storia locale e scrittore Carlo Leoni.
«Iniziative come queste – spiega Emilio Rossi, presidente di Anpi Luino – servono ad un ricambio generazionale nel ruolo di portatori di storia e di cultura che finora non dell’Anpi ci siamo impegnati a tramandare, opera che necessita di un ricambio generazionale. Ci impegniamo fin d’ora a fare seguire a questa anche altre iniziative, come quella in programma per la prossima primavera quando una pièce teatrale sulla figura di don Folli verrà inscenata per le vie di Luino, per ricordare la grande persona che fu».
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