Bravi: “Orgoglioso del lavoro fatto. Lascio una squadra di ottimi professionisti”
Ultimi giorni di lavoro per il direttore dell'Asst Sette Laghi che lascia dopo 6 anni. Una gestione che ha ricevuto critiche, che lui definisce "polemiche sterili"
«Quando sono arrivato per la prima volta al Circolo ero disorientato. Arrivavo in quello che io consideravo un ospedale nuovo, tecnologico, efficiente, un modello di cui andare fieri e, invece, mi accorsi che c’era molto malumore. La città era diffidente e il personale freddo e distaccato».
Il discorso di fine mandato di Walter Bergamaschi sei anni fa potrebbe ricalcare quello del futuro nuovo direttore generale dell’Asst Sette Laghi Paolo Bonelli che prenderà servizio il 1 gennaio.
LE CRITICHE DEL SINDACATO
A sei anni da quel saluto finale, oggi, tra dipendenti e pazienti, infatti, c’è ancora molto malumore. Le critiche dell’ultimo biennio hanno reso pesante il clima nei reparti: « Non c’è più attaccamento anche perché quello che era un’eccellenza non esiste più e dobbiamo lavorare per riconquistare spazi e importanza se non vogliamo che il futuro ospedale unico di Busto e Gallarate ci releghi definitivamente nell’angolino». Francesco Tucci, delegato RSU aziendale della Fials, ha sempre avuto rapporti tesi con l’attuale direzione strategica, un giudizio negativo senza appelli per una gestione che, sostiene,: « Ha indotto molti bravi professionisti ad andarsene. Ora c’è la speranza che chi arriva potrà ribaltare questa situazione. Partiamo almeno da un dato importante: dopo decenni, non sarà più un esponente di Cielle a capo di questa azienda».
LA SODDISFAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE
Un malcontento che il direttore generale Callisto Bravi stigmatizza come “polemiche sterili” a cui lui ha sempre ribattuto con i fatti e le evidenze: « Ho sempre trovato collaborazione e stima tra quanti mi sono relazionato producendo fatti e azioni», ha dichiarato il direttore che all’inizio del prossimo anno sarà impegnato nei colloqui per “direttore sanitario”.
Alla fine del suo mandato di 6 anni, Bravi ha tracciato il bilancio della sua attività, ponendo l’accento sulle inaugurazioni e i potenziamenti, gli acquisti e le assunzioni.
L’AZIENDA OGGI
Con il passaggio da “Azienda ospedaliera Macchi” ad Asst Sette Laghi, l’azienda ha ampliato dotazioni e dipendenti passando da 5 a 6 ospedali, da 13 a 15 strutture ambulatoriali a cui si aggiungono 4 Serd, 9 consultori, e 15 sedi territoriali. Il bilancio è passato da 380 milioni del 2012 agli attuali 480 milioni mentre i dipendenti sono aumentati dai 3980 dell’Ao di 6 anni fa agli attuali 4874 ( di cui 2005 infermieri, 782 medici, 158 personale di riabilitazione, 294 personale tecnico e 441 tecnici sanitari) spiegati anche con il passaggio del personale dell’ospedale di Tradate e dei distretti un tempo gestiti dall’Asl.
L’ATTIVITA’ SVOLTA
In anno, l’Asst ha realizzato 41.911 ricoveri ( di cui 21.527 al Circolo e 9395 al Del Ponte) , 5.279.824 prestazione ambulatoriali di cui oltre 4 milioni al Circolo e 173.202 accessi al pronto soccorso ( 66.789 a Varese, 22520 al Del Ponte, 41.847 a Tradate).
In tutto i posti letto sono 1154 ( a cui vanno aggiunti 158 posti di Day surgery e tecnici) suddivisi in 620 al Circolo, 165 al Del Ponte ( ne erano stati annunciati 220), 107 a Cittiglio, 127 a Tradate e 98 a Luino. Nel 2001 l’azienda poteva contare su 1305 posti letto, una perdita legata ai progressi in campo scientifico e clinico ma resa più pesante con l’apertura del Michelangelo al Del Ponte e l’acquisizione del Galmarini di Tradate.
I SERVIZI D’ECCELLENZA
Tra i fiori all’occhiello elencati da Callisto Bravi il servizio DAMA che accoglie 1269 pazienti diversamente abili, il punto polmone, la Breast Unit, il centro antiviolenza ( primo in Italia) il percorso di chirurgia bariatrica e quello di chirurgia proctologica.
AZIONI DI OTTIMIZZAZIONE ORGANIZZATIVA
Tra le azioni di ottimizzazione citate nel bilancio: la centralizzazione dei laboratori che dal Verbano e da Tradate portano le provette nella sede unica di Varese ( circa 6000 esami al giorno), il laboratorio di dissezione anatomo-chirurgica, la Rete materno infantile, la campagna vaccinale per le madri in gravidanza ( maternal immunization con un tasso di adesione del 95%) e il centro di screening per la cervice uterina ( Varese diventa uno dei 5 hub lombardi).
OPERE EDILIZIE FATTE
Tra le opere edilizie completate in questi sei anni: il Day center 1 ( costato 20 milioni di euro), la nuova psichiatria ( quasi 2 milioni), l’ematologia con le due camere ad alta intensità di cura ( 250.000 euro di cui 165.000 donati da Ail), la nuova medicina nucleare ( 7,5 milioni di cui oltre 4 parte di un’eredità), la ristrutturazione del monoblocco di Tradate ( 6,2 milioni) e il potenziamento di Cittiglio. Tra le innovazioni anche il nuovo padiglione Michelangelo dove sono programmati finalmente per la primavera i lavori di completamento del pronto soccorso e della terapia intensiva pediatrica.
FONDI STANZIATI
Nell’ultimo periodo, tra opere edilizie e attrezzature tecnologiche sono arrivati o arriveranno fondi per oltre 44 milioni di euro di cui 31,5 dal Ministero e 11,5 da Regione Lombardia.
Tra i cantieri in partenza il day center 2, i cui lavori potrebbero iniziare a fine 2019, e la nuova Dialisi – Cal al posto dell’attuale padiglione Dansi.
OSPEDALE DI CUASSO
Nel bilancio di fine mandato nulla è stato ricordato per l’ospedale di Cuasso: « In questi anni – commenta Bravi – abbiamo lavorato intensamente per renderlo efficiente dimezzandone i costi, siamo passati da 5 a 2,5 milioni di euro di gestione, e per garantire un’assistenza qualitativa alta. In futuro occorrerà affrontare la vocazione di questo presidio anche alla luce delle nuove regole di sistema approvate recentemente»
IL GIUDIZIO FINALE
« Posso dire di essere orgoglioso del lavoro svolto. Lascio un’azienda solida dove operano ottimi professionisti. Sono comunque stati anni difficili con criticità sollevate anche dai primari di questa azienda, che poi sono stati chiamati dal Ministero per cercare di trovare soluzioni idonee alla carenza di specialisti. Devo però sottolineare come abbiamo avuto sempre un’ottima risposta quando abbiamo promosso dei bandi per l’assunzione. Segno che questa azienda è attrattiva e i candidati ne riconoscono la qualità».
Dal 1 gennaio il manager Bravi volterà pagina. Il capitolo Varese è chiuso.
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