Rimonta non completata: terzo ko in fila per la Openjobmetis

Varese scivola anche a -20 a Brescia, poi riesce a riaprire la partita, ma sbaglia tutti i colpi nel finale (78-73). Non basta uno splendido Scrubb: il resto del quintetto "stecca"

Openjobmetis Varese - Happy Casa Brindisi 69-51

Dal nostro inviato – C’è da mangiarsi le mani fino al gomito, quando suona la sirena finale di Brescia-Varese, primo turno di ritorno della Serie A di basket. Guardate il tabellone finale: 78-73. E guardate poi gli errori ai tiri liberi dei biancorossi di Caja (9/16), i cinque falli sprecati da Cain, le percentuali dall’arco dei titolari – escluso Scrubb – le palle perse o mal giocate negli ultimi 2′. L’elenco è lungo e a ogni capitolo corrisponde un “morso” alle mani, come dicevamo sopra, perché la Openjbometis spreca una rimonta che sarebbe stata memorabile e incamera la terza sconfitta consecutiva in campionato, tornando così sulla Terra dopo settimane di volo nella stratosfera.

Caduta a -20 dopo un pessimo secondo periodo, tradita in attacco da molti dei suoi uomini-chiave, Varese è infatti riuscita a organizzare una rincorsa seguendo il solco tracciato da “Tommy Gun” Scrubb e dal suo discepolo Natali: il canadese, 31 punti, ha rappresentato il volto più bello della squadra di Caja, provando con caparbietà infinita a tenere in partita i suoi. Così, nell’ultimo quarto d’ora, i biancorossi hanno innalzato l’intensità difensiva (pur senza il totem Cain, fuori prestissimo per falli), rallentato l’attacco di Brescia che ha cominciato a collezionare palle perse e sono risaliti fino al -4 palla in mano. Ma i miracoli non riescono spesso, altrimenti non sarebbero tali, e quando Moore e Archie – non a caso due dei peggiori – hanno fallito gli assalti della speranza, si è capito che Brescia, alla fine, questa partita non l’avrebbe persa.

Un peccato, anche perché (avevamo già avvisato) il calendario da qui a Firenze, sede della Coppa Italia, è davvero impervio: mercoledì a Cipro ci sarà la possibilità di centrare il passaggio del turno in Fiba Europe, e c’è da augurarsi che da Larnaca si torni con una vittoria. Sarebbe fondamentale per la fiducia, perché la Openjobmetis appare un po’ in crisi di testa in alcuni dei suoi titolari (e lo stesso Caja oggi non è apparso impeccabile): poi il doppio confronto Italia-Europa con Sassari dovrà dare altri verdetti importanti. E possibilmente migliori di quelli ottenuti nell’ultimo terzetto di partite in Serie A, se non si vuole perdere il vantaggio accumulato nel bel girone di andata, purtroppo ormai in archivio.

COLPO D’OCCHIO

Il PalaLeonessa rimesso completamente a nuovo è davvero una bella cornice e un impianto valido all’interno del panorama – spesso triste – dei palasport italiani: luminoso sul campo e agevole negli accessi, si presenta con gli spalti piuttosto pieni per la riedizione della sfida playoff di maggio tra Germani e Openjobmetis. Numeroso il gruppo di tifosi biancorossi al seguito: due i pullman del trust “Il basket siamo noi” ai quali si sono aggregate diverse vetture private per circa 130 persone in trasferta.

PALLA A DUE

Quintetto intoccabile per Attilio Caja che ha a disposizione la rosa al completo, Ferrero compreso dopo il lungo stop. Più corta la Leonessa per via degli infortuni (out Vitali e Ceron); regolarmente a referto Zerini dopo un attacco influenzale. Abbass è l’unico italiano nel quintetto di Diana che – avendo tanti giocatori di taglia simile – sceglia il cambio sistematico sui blocchi dell’attacco varesino.

Scrubb gigante, ma gli altri titolari lo tradiscono

LA PARTITA

Si sbaglia tanto in avvia, su entrambi i fronti, e il punteggio fatica a crescere nonostante un paio di giocate-show dei padroni di casa. Varese non trova sbocchi salvo quando si rivolge a Scrubb: il canadese a un certo punto si scatena, favorisce il sorpasso e segna 13 dei primi 15 punti ospiti. All’8′ è far west: antisportivo a Cunningham e tecnico a Diana. Ma qui la Openjobmetis si fa male da sola: a parte due liberi (su 3) di Salumu, Varese non segna più e concede l’immediato rientro alla Leonessa (16-17 al 10′).
Il brutto però deve ancora venire perchè nel secondo periodo la squadra di Caja sbaglia praticamente tutto: non difende (25 punti subiti), non attacca mai l’area, si fa sorprendere dopo i propri errori e di fatto perde pure Cain, a quattro falli dopo 18′ (assurdo averlo lasciato in campo dopo il terzo). Brescia ringrazia e scappa con Abbass e Laquintana, ma pure con Sacchetti che – da pivot tattico – consolida il break (41-28 a metà partita).
La tripla di Moss in avvio e quelle di Hamilton nel cuore del quarto sembrano chiudere in anticipo il match, tanto più che Varese deve stare in campo senza Cain e a lungo rinunciando ad Archie. Però il tracollo non arriva, perché una rara fiammata di Avramovic a cui si aggiunge un Natali sempre più convinto e convincente regala un parziale di 0-11 al quale partecipa come al solito anche Scrubb. Peccato per qualche passaggio a vuoto – come i liberi falliti da Salumu e Iannuzzi – che non permette di migliorare un incoraggiante 63-53 dell’ultima pausa.

IL FINALE

Brescia non vuole sorprese e il solito Moss, dall’arco, prova a spegnere i bollori varesini che però continuano a sopire sotto la cenere. Caja ripropone Cain ma il suo ritorno in campo dura pochi secondi, il tempo di spendere anche il quinto fallo lontano da canestro. Le triple di Avramovic e Tambone non bastano per rientrare, ma la Germani spreca qualche palla di troppo e quando Moore in entrata fa il -9 Diana vuole parlare ai suoi. A quel punto però anche Archie prova a mettere il turbo con i 5 punti che valgono il 73-69, momento in cui anche il caldo pubblico locale congela. Ma la difesa successiva non basta: Moore sbaglia il tiro del -2 in avvicinamento e stessa sorte hanno i tentativi seguenti di Archie e compagnia. Abbass e Sacchetti invece, guadagnano i falli e convertono i liberi che danno i due punti a Brescia. E i rimpianti a Varese.

LE INTERVISTE DEL POST PARTITA

Caja attacca due arbitri: “Brava Brescia, ma con certi fischi non puoi vincere”

GERMANI BRESCIA – OPENJOBMETIS VARESE 78-73
(16-17, 41-28; 63-53)

BRESCIA: Cunnigham 12 (5-7, 0-4), Abbass 19 (3-7, 2-5), Moss 13 (2-3, 3-4), Hamilton 13 (2-3, 3-7), Beverly (0-1); Laquintana 9 (4-6), Zerini 2 (1-1), Sacchetti 10 (1-1, 1-2). Ne: Mensah, Caroli, Dalcò. All. Diana.
VARESE: Moore 7 (2-5, 1-6), Avramovic 10 (1-6, 2-5), Scrubb 31 (6-10, 5-8), Archie 5 (1-2, 1-7), Cain 2 (1-3); Iannuzzi 1 (0-1), Natali 9 (0-1, 3-5), Salumu 5 (0-1, 1-6), Tambone 3 (0-1, 1-2), Ferrero. Ne: Gatto, Verri. All. Caja.
ARBITRI: Filippini, Sardella, Morelli.
NOTE. Da 2: B 18-29, V 11-30. Da 3: B 9-22, V 14-39. Tl: B 15-22, V 9-16. Rimbalzi: B 35 (5 off., Cunningham 9), V 35 (13 off., Scrubb, Moore 8). Assist: B 13 (Cunningham, Moss 3), V 15 (Moore 8). Perse: B 20 (Hamilton 5), V 13 (Moore 4). Recuperate: B 8 (4 con 2), V 10 (4 con 2). Usc. 5 falli: Cain. F. antisportivo: Cunningham. F. tecnico: due alla panchina Brescia.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Gennaio 2019
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