Condannato a tre anni il pusher dal coltello facile

È stato ritenuto responsabile di aver sfregiato un cliente che si lamentava per la qualità della droga

coltello apertura 2

Il cliente ha sempre ragione. È la regola del commercio, che non va di moda fra gli spacciatori. Anzi: se chi compra si lamenta c’è sempre un modo per farlo stare zitto.

Forse la pensava così il venticinquenne varesino che è accusato di aver accoltellato un quarantacinquenne insoddisfatto della qualità della marijuana venduta: all’appuntamento si è presentato con un coltello da cucina che non ha esitato a risolvere verso il volto del contendente.

Risultato: uno sfregio permanente che gli ricorderà per il resto della vita quell’episodio e per il quale il tribunale di Varese ha condannato il suo aggressore a tre anni e due mesi di carcere e al pagamento di 20 mila euro a titolo di risarcimento.

I fatti risalgono a quattro anni fa nell’ambiente del piccolo spaccio di paese nella cerchia dei centri attorno al lago di Varese: Cazzago Brabbia e Inarzo sono i due centri attorno ai quali gravita questa storia finita male per quaranta euro di «roba»: a tanto ammonta la voglia di rivalsa di un compratore punito, secondo la decisione della corte, in modo violento per essersi lamentato della qualità della sostanza e chiedere indietro un risarcimento o altra droga di miglior provenienza.

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Pubblicato il 27 Marzo 2019
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