Quali pericoli corre la tua casa? Guida alla messa in sicurezza

La casa rappresenta, nell’immaginario comune, il luogo in cui liberarsi dalle ansie e dagli affanni del mondo esterno per vivere in famiglia qualche ora di serenità

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La casa rappresenta, nell’immaginario comune, il luogo in cui liberarsi dalle ansie e dagli affanni del mondo esterno per vivere in famiglia qualche ora di serenità. L’idea che un ladro vi si possa introdurre di nascosto, pertanto, è fonte di grande angoscia non solo per il valore economico dei beni che potrebbero essere asportati, ma soprattutto per il timore di esporre a dei rischi i nostri cari.

Il martellamento mediatico sull’argomento ed il continuo ripetersi di eventi efferati e delittuosi, tra l’altro, non aiutano. Il timore di subire furti o vandalismi dentro casa aumenta in maniera esponenziale fino a farci letteralmente perdere il sonno.

Le soluzioni adatte a ridurre questa condizione di stress e a rendere più sicure le nostre abitazioni esistono e sono anche numerose. In questa breve guida vedremo quali sono gli interventi che possono finalmente restituirci la sicurezza necessaria per dormire sonni tranquilli.

La prima valutazione da fare riguarda gli eventuali varchi che consentono ai ladri di entrare in casa e che, generalmente, coincidono con porte e finestre.

La porta blindata

L’installazione di una porta blindata costituisce il primo passo per garantire la sicurezza alla nostra casa e alla nostra famiglia. Posizionare un efficace sistema di protezione contro le effrazioni all’ingresso dell’abitazione, infatti, rappresenta un deterrente efficace per eventuali intrusioni e furti. Visita questo sito se stai pensando di far installare delle porte blindate (Milano e Lombardia).

La porta blindata, per essere efficace, deve possedere specifiche caratteristiche funzionali che le permettano di opporre la giusta resistenza passiva ai tentativi di effrazione, ovvero che le consentano di contrastare gli attacchi fisici e meccanici. Le proprietà antieffrazione di una porta blindata si misurano secondo una scala calibrata dal livello minimo, pari ad 1, al livello massimo, pari a 6. Ogni classe di resistenza indica la capacità della porta di resistere ai tentativi di scasso in funzione degli arnesi utilizzati dal ladro e della sua abilità.

La prima classe di resistenza (RC1) definisce la resistenza opposta ad un attacco esclusivamente fisico dello scassinatore che, privo di attrezzi e solo con calci e spallate, riesce ad aprire la porta in circa 3 minuti.

Il grado RC6 vede lo scassinatore utilizzare attrezzi elettrici molto potenti come seghe a sciabola e trapani, per riuscire ad aprire la porta in 20 minuti. Una classe pari a RC2 è considerata sufficiente per un appartamento in condominio, ma, chiaramente, più sale il valore della classe di resistenza e maggiore è il grado di sicurezza che si raggiunge.

Messa in sicurezza degli infissi esterni

Una porta blindata, soprattutto se si abitano ville o piani bassi, deve essere accompagnata dalla presenza di infissi esterni blindati. Balconi e finestre devono essere dotati di vetri antisfondamento, resistenti ai colpi e agli urti, di cerniere antisfilamento, di maniglie con serratura e chiave, con placche metalliche di sicurezza che blocchino eventuali tentativi di foratura.

Le grate metalliche, fisse o a scomparsa, sono un’ulteriore modalità di protezione per finestre e porte-finestre esposte al rischio di effrazione.

Gli infissi esterni possono essere dotati di tapparelle in acciaio o di persiane con serratura e diversi punti di chiusura, in modo da rendere ancora più sicure porte e finestre, sebbene sia opportuno ricordare che nessun varco potrà mai essere reso davvero inaccessibile e che l’elemento che realmente ha potere deterrente per intrusioni e furti, è il tempo.
Se un ladro si rende conto di dover impiegare troppo tempo per entrare in casa, molto probabilmente rinuncerà a fronte di un rischio troppo elevato di essere visto e catturato.

Il sistema d’allarme

L’installazione di un sistema di antifurto consente un ulteriore gradiente di tranquillità domestica. Una valida alternativa all’antifurto classico, la cui diffusione aumenta giorno dopo giorno, è il cosiddetto Smart alarm, un sistema d’allarme wireless che funziona sfruttando la connessione wi-fi mediante la quale registra movimenti e vibrazioni, attiva gli allarmi e invia notifiche che avvisano delle tentate effrazioni a smartphone, pc e tablet preimpostati.

La fortuna commerciale di questi sistemi di allarme deriva dall’enorme semplicità d’installazione, dovuta alla mancanza di fili da interrare o nascondere in canalette e murature, e nel fatto che garantiscono comunque prestazioni elevate di notevole affidabilità.
Ma se l’introduzione della tecnologia wireless riduce notevolmente i costi dell’antifurto, non ne riduce la capacità antieffrazione.

Un kit di smart alarm è comunemente composto da una centrale e da numerose periferiche dalle diverse funzioni. La centrale riceve i dati emessi dalle periferiche e li elabora, stabilendo poi le attività da intraprendere, che possono consistere nell’invio di un sms o una mail di notifica ai proprietari, nell’attivazione di una sirena interna o esterna e nella trasmissione di un avviso alle forze dell’ordine.

Le periferiche sono costituite dai sensori di movimento e di vibrazione, da disporre sapientemente nei punti strategici della casa, generalmente in corrispondenza di porte e finestre, dai rilevatori di fumo e di movimento ad infrarossi, dalle citate sirene per interno o esterno, e dalle videocamere, costantemente puntate sugli ambienti di casa che si vogliono tenere sotto stretta sorveglianza.
Tutta la strumentazione fin qui elencata è gestibile da remoto, solitamente mediante un’applicazione telefonica fornita gratuitamente insieme al kit.

La modularità del sistema di antifurto smart, inoltre, consente di implementare le periferiche in dotazione con il kit, acquistando a parte tutti gli elementi, supportati dalla centralina, che si desideri installare in casa, a garanzia di maggiore sicurezza e ad integrazione del sistema d’allarme di base.

Domotica e polizza assicurativa

Restando in tema di tecnologia hi-tech, valutiamo anche la domotica quale modalità antieffrazione per casa. I malintenzionati che stessero valutando un’effrazione, infatti, seguono delle strategie precise nella valutazione e nella preparazione del furto. Uno studio mirato alle abitudini degli occupanti della casa è uno dei primi passaggi da eseguire per capire quando tentare il furto.

La domotica, che consente di controllare da remoto le apparecchiature elettriche presenti in casa, permette di accendere e spegnere le luci, alzare e abbassare le tapparelle, simulando una presenza dentro casa che in realtà non c’è, ma che disorienta i ladri facendo perdere loro tempo prezioso.

Un ultimo consiglio che può aiutarci ad affrontare il rischio effrazione con minore ansia riguarda la stipula di una polizza assicurativa che riduca al minimo i danni economici nel caso in cui, purtroppo, i ladri, in barba a tutti i sistemi di sicurezza fin qui elencati, dovessero riuscire comunque ad introdursi in casa.

Certo non è una grande soddisfazione, ma almeno recuperiamo il danno subito, senza contare che la messa in opera di tutti i sistemi di protezione di cui sopra ci dà il diritto ad ottenere un ottimo sconto sul costo della polizza.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Marzo 2019
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