Coinger, troppi comuni dubbiosi: la tariffa puntuale rischia di slittare

Nell'assemblea dei soci dell'11 aprile l'amministratore delegato Fabrizio Taricco chiederà il rinvio del cronoprogramma: non più 2020 ma 2021

Coinger

La tariffa puntuale, ovvero paghi solo per i rifiuti che produci, rischia di slittare. Non più il 2020, data fissata da Coinger per introdurla in tutti i Comuni associati, ma il 2021.

Tutto è subordinato a quello che succederà nell’assemblea convocata per mercoledì 11 aprile a Castronno nella quale si farà il punto della situazione; i rappresentati dei paesi che usufruiscono dei servizi di Coinger saranno attorno al tavolo e dovranno dichiarare le loro intenzioni: le amministrazioni favorevoli, contrarie e quelle ancora dubbiose dovranno dire che cosa intendono fare. Fondamentale, per avviare il progetto, l’approvazione da parte dei consigli comunali. Senza quella di tutti, o della maggior parte dei comuni che aderiscono a Coinger, la raccolta con microchip non può partire.

«Per questa ragione chiederò la revoca del cronoprogramma relativo all’entrata in vigore della tariffa puntuale nel 2020 -spiega l’amministratore delegato di Coinger Fabrizio Taricco – Mancano alcuni passaggi e quindi non ci sono i tempi necessari per dare il via al progetto. Nell’assemblea ascolteremo le proposte che i comuni ci faranno e da quelle ripartiremo».

La tariffa puntuale di bacino potrebbe quindi essere introdotta nel 2021, ma nel frattempo i Comuni che hanno già approvato la variazione della Tari, alzando la tassa rifiuti per sostenere il progetto Coinger, che cosa faranno? Continueranno a far pagare ai cittadini un tassa rifiuti più salata, anche se di poco, a fronte di un servizio che ancora non viene erogato?

«Sulla base di quello che emergerà in assemblea dei soci, decideremo come agire – spiega ancora Taricco – Se sarà necessario faremo variazione di bilancio e restituiremo i soldi a quei Comuni che hanno già alzato la Tari. Oppure definiremo un nuovo programma e vedremo come utilizzare quel denaro».
Altra incognita riguarda le elezioni amministrative: sono sedici i comuni che andranno al voto a maggio e non è detto che le nuove giunte non chiedano tempo per valutare il progetto della tariffa puntuale che si troveranno sul tavolo.
Al momento i paesi che hanno accolto favorevolmente la tariffa puntuale sono 5, altri 5 si sono detti contrari, Lozza è uscita definitivamente e i rimanenti comuni hanno chiesto di poter approfondire la congruità economica del servizio.

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Pubblicato il 04 Aprile 2019
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