Openjobmetis travolta in casa: ora la finale è un miraggio

I tedeschi di Wurzburg, guidati dall'ex Wells, dominano la gara di andata a Masnago: 66-89. Tra una settimana il ritorno in Germania. Troppo pesante l'assenza di Archie

Fiba Europe Cup: Openjobmetis - S. Oliver Wurburg

Perdere poteva essere un’opzione, vista la caratura degli avversari e l’assenza maledetta di Dominique Archie. Perdere così invece è davvero un boccone amaro: la Openjobmetis conferma il tabù tedesco dopo le sconfitte decisive con Oldemburg (preliminari di Eurolega 2013) e Francoforte (finale di Fiba 2016) e si fa travolgere in casa dal Würzburg nella semifinale di andata di Fiba Europe Cup.

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Fiba Europe Cup: Openjobmetis – S. Oliver Wurzburg 66-89 4 di 34

E “travolgere” non è un verbo gettato a caso nella frase di apertura dell’articolo: purtroppo è la descrizione di quanto avvenuto a Masnago dove il punteggio finale segna 66-89, 23 punti di divario, che sarebbero stati quasi trenta senza un paio di triple firmate Salumu proprio sui titoli di coda. La resistenza biancorossa all’ondata francone dura su per giù un quarto (21-23), poi è monologo dell’s.Oliver che segna da fuori ogni volta che prova a tirare (42% da 3), che difende con cinque diavoli, che sfrutta il “buco” in posizione 4 della squadra di Caja per colpire con Cooks, alto e rapido, ma anche le amnesie offensive che colpiscono a ripetizione i padroni di casa.

Ne esce una gara a inseguimento, che gara non è: troppo quadrata e determinata Würzburg, troppo sorpresa Varese forse mai così in difficoltà quest’anno. Dicevamo di Archie, e la sua assenza è pesata davvero sia a rimbalzo sia nell’economia generale del match, però l’impressione è che anche con lui in campo la vittoria sarebbe andata alla squadra dell’ex Wucherer. E dell’ex Cameron Wells, forse l’MVP del match con quei canestri sul filo dei 24 secondi (18 punti in tutto) che sono state mazzate al morale della Openjobmetis prima ancora che stilettate al punteggio.

E adesso? Perse un po’ di certezze i biancorossi dovranno raccogliere le forze perché già sabato arriva una Milano ferita e arruffata. Ma, ovviamente, più talentuosa e stazzata, oltre che – forse – arrabbiata per i recenti rovesci. E poi si andrà a Würzburg in cerca di miracoli: provarci non costerà nulla però, se le due squadre reciteranno come stasera, sarà di nuovo durissima. Mentre dalla parte opposta del tabellone, la Sassari del Poz fa il colpaccio e vince di 5 in Israele.

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COLPO D’OCCHIO

C’è più gente del solito per le partite di coppa a Masnago, paziente anche sotto un po’ di pioggia e ignara che dentro sarà tempesta sulla difesa biancorossa. Si sperava in 2.500 tifosi, si è arrivati a 200 in più per una cornice degna e scaldata dalla presenza di una settantina di tedeschi – stima spannometrica – che hanno sostenuto a gran voce la loro squadra per tutto il match, anche aiutati dall’andamento del film sul campo. In parterre tanti nomi di una volta: Della Fiori e Isaac, Vittori e Recalcati e altri ancora.

PALLA A DUE

Senza Dominique Archie è Giancarlo Ferrero a prendere la posizione numero 4 del quintetto e a fronteggiare Cooks. Avramovic si ritrova marcato da Wells come negli allenamenti dell’anno scorso, mentre Hulls parte dalla panchina e di fronte a Moore c’è Bowlin. Sotto, l’ex sassarese Olaseni prova a contenere Cain.

Ferrero, notte da incubo. Cain e Salumu si salvano col mestiere

LA PARTITA

Proprio Cain è il fattore su cui poggia il bell’avvio di Varese: 7-2 biancorosso e 7 punti del pivot, anche se il vantaggio dura poco perché Würzburg inizia ad armare il braccio e segna 5 volte dal perimetro, sfruttando anche la superiorità a rimbalzo. La fiammata di Avramovic rimette la OJM a contatto fino alla sirena numero uno che suona sul 21-23.
Da qui in avanti però, Varese vedrà a malapena la targa dei tedeschi: Cooks devasta le esili linee difensive di Caja in ala forte, Hulls martella da lontano e anche Wells riprende le misure dei canestri di Masnago. E poi la difesa di Wucherer manda in tilt la OJM, a lungo incapace di tornare a servire Cain in area e costretta a sparacchiare senza gloria da fuori. Giusto una fiammatina di Moore evita il tracollo, ma a metà gara il tabellone segna 33-46 nonostante l’esperimento di Caja con i due pivot in campo insieme.

E questa volta neppure il terzo periodo salva i biancorossi: Caja non sa che pesci pigliare, tiene fuori a lungo Avramovic e pure Cain, gli italiani zoppicano mentre Scrubb e Salumu non riescono a colpire. Il punteggio è drammatico: a metà periodo l’s.Oliver è già a +21 e i suoi tifosi cominciano a festeggiare. Varese a quel punto rosicchia qualcosina (Iannuzzi almeno prova a dare un segnale), troppo poco (51-68) nonostante uno speranzoso -14.

IL FINALE

Würzburg non abbassa l’intensità neppure nell’ultimo periodo, giusto per togliere qualche altra speranziella ai biancorossi. Raddoppi in difesa, lavoro a rimbalzo, Wells scatenato in attacco: il pubblico, incredulo, teme che il tracollo assuma proporzioni bibliche e la direzione è quella, nonostante il risveglio offensivo di Scrubb. Quando il trentello è alle porte, a un centinaio di secondi dalla fine, Salumu infila per lo meno due triple che lo premiano per l’abnegazione: alla fine sono 23 i punti di margine, i tedeschi hanno un piede e tre quarti in finale.

Caja non fa drammi: “Una serata difficile”

OPENJOBMETIS VARESE – S.OLIVER WÜRZBURG 66-89
(21-23, 33-46; 51-68)

VARESE: Moore 7 (2-5, 1-6), Avramovic 8 (2-6, 1-2), Scrubb 14 (0-2, 4-8), Ferrero 1 (0-1, 0-3), Cain 15 (7-8); Iannuzzi 5 (1-2), Natali 2 (0-3 da 3), Salumu 11 (1-3, 2-6), Tambone 3 (0-3, 1-4). Ne: Archie, Gatto, Verri. All. Caja.
WÜRZBURG: Bowlin 6 (0-2, 2-5), Wells 18 (6-7, 2-5), Oliver 14 (1-2, 4-5), Cooks 15 (5-8, 0-5), Olaseni 6 (2-3); Hulls 19 (3-5, 4-9), Richter, Koch 3 (0-1, 1-2), Morrison 8 (4-6). Ne: Buck, Hadenfeldt, Hoffman. All. Wucherer.
ARBITRI: Zashchuk (Ucr), Vojinovic (Mne), Proc (Pol).
NOTE. Da 2: V 13-30, W 21-34. Da 3: V 9-32, W 13-31. Tl: V 13-19, W 8-12. Rimbalzi: V 35 (14 off., Cain 9), W 41 (12 off., Morrison 8). Assist: V 14 (Moore 4), W 22 (Hulls 5). Perse: V 13 (Avramovic, Iannuzzi, Moore), W 11 (Oliver 3). Recuperate: V 8 (Scrubb, Tambone, Moore 2), W 11 (Cooks 4). Usc. 5 falli: Bowlin. Spettatori: 2.616.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Aprile 2019
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