Una bandiera arcobaleno in comune per la giornata contro l’omofobia
Il 17 maggio è la giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia. Per l'occasione, nelle giornate del 17 e del 18 maggio, il Comune, in collaborazione con Arcigay Varese, esporrà la bandiera arcobaleno
Il 17 maggio è la giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Secondo il Rainbow Index di ILGA Europe, il nostro Paese è passato dalla 32esima alla 34esima posizione su 49 paesi e dal 27 al 22% di ranking per rispetto dei diritti umani LGBTI+.
Diversi i casi citati nel capitolo dedicato al nostro Paese: il decreto Sicurezza che potrebbe impedire ai migranti LGBTI+ di ottenere protezione umanitaria, i cartelloni contro le famiglie arcobaleno comparsi a Roma e il controverso patrocinio del Governo al Congresso delle Famiglie con la partecipazione di ben tre ministri della Repubblica, nonché il famoso “non esistono” del Ministro della Famiglia Lorenzo Fontana riferendosi alle famiglie arcobaleno.
A livello locale le cose vanno però diversamente: anche quest’anno, per esempio, il Comune di Varese ha deciso di patrocinare la giornata, riconosciuta dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite e che si celebra il 17 maggio di ogni anno.
Per l’occasione, nelle giornate del 17 e del 18 maggio, il Comune, in collaborazione con Arcigay Varese, esporrà la bandiera arcobaleno LGBTI+ in prossimità di Palazzo Estense.
Sabato 18 maggio, dalle 15 alle 19 sarà presente un gazebo in Piazza San Giuseppe in cui si potranno trovare materiali sulla campagna nazionale di Arcigay il cui claim è “Non restare indifferente, combatti l’omobitransfobia” e si potrà prendere parte a un quiz realizzato dalle volontarie e i volontari di Arcigay Varese. Saranno esposti i pannelli della campagna patrocinata dal Comune “Varese dice no all’omofobia, alla bifobia e alla transfobia” e vi saranno informazioni sul Varese Pride e sulla Varese Pride Week, in programma dall’8 al 15 giugno prossimi.
«Il livello di accettazione delle persone LGBTI+ in Provincia rimane stabile – spiega Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese – Le maggiori criticità segnalate sono le violenze verbali verso le persone LGBTI+ e qualche segnalazione ci è arrivata da perone che si ritrovano vittime di risate e commenti quando si passeggia mano nella mano o anche da soli. Permangono anche diversi casi di segnalazioni di bullismo negli istituti scolastici, prevalentemente verso le persone trans».
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