Un sabato con Don Mazzi, per scoprire le attività di Exodus
Appuntamento a villa Calderara, con una mostra e un momento conviviale

Nella splendida cornice di Villa Calderara a Gallarate un pomeriggio per presentare alla città e non solo tutte le articolate attività della 4exodus cooperativa sociale, che da anni sul nostro territorio si occupa di fragilità, educazione, reinserimento lavorativo ed accoglienza.
Un’ occasione speciale – sabato 11 maggio – che vedrà la partecipazione di Don Antonio Mazzi, fondatore ed ispiratore di Exodus.
Dalle 17,30 attraverso una mostra allestita per l’occasione sarà possibile scoprire e conoscere i progetti di 4exodus che spaziano dalle attività della Comunità Pedagogico Riabilitativa di Villadosia (Casale Litta), passando per il mondo dell’accoglienza dei richiedenti asilo, alle attività di ascolto e di indirizzo per chi si trova in condizione di disagio fisico e psicologico, per raccontare infine tutto il capitolo dedicato al reinserimento lavorativo che mette in campo diversi servizi per la collettività: sgomberi, traslochi, pulizie etc. Dalle 19,00 un momento conviviale preparato dai ragazzi della 4exodus.
4exodus è parte viva e attiva del territorio; collabora da tempo con istituzioni, imprese e terzo settore locale, anche attraverso progetti che vedono la partecipazione di diversi attori che saranno protagonisti del pomeriggio dell’11 maggio e al quale sarà rivolto il nostro grazie più bello. La scelta di Villa Calderara non è casuale. Essa è infatti uno spazio della città che la cooperativa ha in gestione da qualche anno e che viene messa a disposizione della città anche per eventi privati dei cittadini e delle aziende: in questa occasione sarà possibile visitarla.
«In molti ci conoscono ancora solo per le attività legate al recupero delle persone con tossicodipendenze ma la cooperativa 4exodus è molto di più» dice Roberto Sartori, responsabile. «È un luogo vivo, solidale e di educazione che spazia dalla prevenzione del disagio, si occupa di accoglienza e promuove inclusione sociale. Per questo motivo abbiamo deciso di realizzare un evento cittadino per conoscersi e, perché no, scambiarsi idee per collaborazioni future».
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