Whirlpool, se il collega sta male puoi cedergli le ferie
I soggetti idonei che ne faranno richiesta potranno avere diritto fino a 22 giornate all’anno di permesso in aggiunta a quelle già spettanti da contratto. Il sistema garantisce l'anonimato
Nello stabilimento Whirlpool Emea di Cassinetta di Biandronno dove, grazie a un accordo tra l’azienda e le rsu, sarà possibile per ogni dipendente cedere a titolo gratuito ferie e Par (permessi annui retribuiti) non solo ai colleghi che abbiano figli con necessità di cure costanti, ma anche a colleghi affetti da gravi patologie.
L’accordo non è fresco di firma ma risale allo scorso marzo e rappresenta un’estensione dell’istituto del banco ore solidale introdotto con il Jobs Act , includendo anche i colleghi portatori di gravi patologie tra i potenziali destinatari della misura di solidarietà.
I dipendenti possono donare Par e ferie eccedenti il monte ore a fruizione obbligatoria nella quantità minima di un giorno lavorativo, mentre i soggetti idonei che ne faranno richiesta potranno avere diritto fino a 22 giornate all’anno di permesso in aggiunta a quelle già spettanti da contratto.
Il monte ore solidale, attivato a favore dei colleghi in difficoltà, è gestito dall’ufficio delle risorse umane nel pieno rispetto della privacy e dell’anonimato del richiedente. Le ore solidali donate da ogni collega sono infatti registrate e trattenute in un bacino virtuale fino a richiesta diretta da parte del beneficiante.
Non è il primo di questi accordi in provincia di Varese. Nel 2017 alla Vodafone Automotive di Varese le parti sociali siglarono un accordo per la cessione gratuita delle ferie a quei colleghi che dovevano accudire i figli malati.
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