Alla giornata per pulire le Fornaci arrivano i carabinieri

Identificate una quindicina di persone. Gli organizzatori: “Non era un rave, ma un momento dedicato ad arte ed ecologia“

Avarie

L’avevano annunciato col tam tam fra gli aderenti del mondo vicino alla galassia dell’antiproibizionismo legata al “Collettivo Sativa“: domenica ci si trova per ripulire le Fornaci di Caldè.

Qualche post su facebook, telefonate e messaggi in privato per accordarsi. Stiamo parlando di luogo molto suggestivo – anche se pericoloso – a picco sul lago, testimonianza di un’attività produttiva (una fornace di calce) chiusa da decenni e ora monumento di archeologia industriale di proprietà di una società di Roma.

Ieri – secondo gli organizzatori – un centinaio di persone ha ripulito l’intera area che è cintata da una rete metallica spesso tagliata abusivamente per godere di una porzione di lago altrimenti inaccessibile.

«Una attività che nulla ha a che fare con un rave party, né con un’occupazione abusiva: il nostro intento era quello di ripulire l’area da quanti vanno a prendere il sole o a tuffarsi ma poi lasciano sporcizia come lattine, plastica e altro. Non a caso abbiamo raccolto numerosi sacchi e ora la zona è rimessa a nuovo», spiega uno degli organizzatori di “Ripuliamo le fornaci“, iniziativa giunta alla sua nona edizione. «Ci eravamo organizzati anche per ascoltare musica durante delle performance artistiche da eseguire sul posto»

I fatti sono partiti dalla segnalazione di un residente che ha notato l’arrivo di molti giovani e ha telefonato ai carabinieri, arrivati attorno alle 17 assieme alla polizia di stato e ai forestali.

I giovani identificati sono in tutto una quindicina (gli organizzatori) e la loro posizione è al vaglio: una eventuale denuncia per occupazione di terreni e fabbricati è in questo caso lasciata all’impulso della querela di parte, che ad oggi non c’è. Militari e poliziotti hanno trovato nell’area diverse casse per ascoltare musica e fusti di birra.

L’area è stata sgomberata e i partecipanti all’iniziativa sono stati fatti defluire; i sacchi dell’immondizia sono stati lasciati fuori dalla proprietà privata.

Il sindaco Luciano Pezza, che non era a conoscenza del raduno, ha fatto sapere che il Comune andrà a ritirare la spazzatura raccolta dal Collettivo.

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Pubblicato il 30 Settembre 2019
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