“La mia casa politica è il Partito Democratico”
In un post sulla sua pagina Facebook, il senatore Alfieri spiega le ragioni della sua scelta di rimanere all'interno del PD
È stato uno dei suoi primi sostenitori ma oggi la scelta di Matteo Renzi va contro la sua idea di politica e di servizio alla collettività.
Così, Alessandro Alfieri, eletto senatore alle ultime consultazioni, spiega in un post sulla sua pagina Facebook perché rimarrà all’interno del Partito Democratico:
« La mia casa politica è il Partito Democratico. Non la lascio. Ho contribuito a costruirla 12 anni fa. Sono stato in maggioranza e in minoranza. Ho sostenuto Renzi fin dall’inizio, tra i primissimi. Ne ho sempre apprezzato talento e volontà di innovare. L’ho difeso dal fuoco amico e mi sono sempre battuto perché il Pd fosse un soggetto plurale. Penso ci sia ancora spazio nel Pd per portare avanti molte delle battaglie che abbiamo condotto insieme a Renzi al Governo. Non credo invece ai partiti personali e alla sola forza salvifica del leader. Servono il leader e la comunità. Il leader che sa innovare, che indica la strada, che dà un volto riconoscibile al progetto e ai messaggi. E la comunità che con la sua storia e le diverse sensibilità accompagna il leader, lo aiuta a diffondere le idee, lo difende dal rancore che sale da un mondo in parte disintermediato e quando serve ne tempera gli eccessi. Quella comunità, fatta di donne e uomini democratici, è un bene prezioso che va custodito e coltivato. Per dare forza al percorso difficile che abbiamo iniziato al governo del Paese e per il bene della nostra democrazia. Oggi più che mai mi sento di dover aiutare la nostra comunità in uno dei momenti più difficili della sua storia. Lo farò incontrando le persone che hanno fatto un tratto di strada accanto a me in questi anni: spiegando le mie ragioni e provando a comprendere quelle di chi farà scelte diverse».
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