Movimenti di contanti, scattano i controlli di Bankitalia
Banche e Poste italiane spa dovranno segnalare alla Uif (unità di informazione finanziaria) costituita presso l'istituto di via Nazionale tutti i movimenti pari o superiori a diecimila euro
Da oggi, lunedì 2 settembre, banche e Poste italiane spa dovranno segnalare alla Banca d’Italia tutti i movimenti pari o superiori a diecimila euro. Partono infatti i controlli sull’uso a anomalo di contanti da parte della Uif (unità di informazione finanziaria) costituita presso l’istituto di via Nazionale.
Nel primo semestre del 2019 la Uif ha ricevuto 51.201 segnalazioni di operazioni sospette (SOS), il 3,8% in più rispetto al periodo corrispondente del precedente anno. Le operazioni segnalate hanno superato i 47 miliardi di euro, contro i circa 45 miliardi nel primo semestre del 2018. La crescita delle segnalazioni ricevute è imputabile a quelle di riciclaggio (50.229 unità, +6,2%). Per questa categoria di SOS si tratta in assoluto del maggior numero di segnalazioni acquisite nell’arco di un semestre e il loro aumento ha più che compensato l’ulteriore riduzione di quelle relative alla voluntary disclosure (518 unità rispetto alle 1.392 del primo semestre del 2018) e le minori segnalazioni relative al finanziamento del terrorismo (396 a fronte di 657), che si sono stabilizzate dopo il calo del secondo semestre del 2018.
Nel primo semestre l’Unità ha complessivamente analizzato e trasmesso agli organi investigativi 50.990 segnalazioni e ha adottato 22 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette per un valore di 3,3 milioni di euro (24 provvedimenti nel primo semestre del 2018). Le segnalazioni valutate di interesse finanziario hanno rappresentato l’84,5% del totale, in aumento di oltre mezzo punto percentuale rispetto al primo semestre del 2018. Si registrano incrementi delle segnalazioni riferite a operazioni effettuate in Sicilia, Puglia, Campania ed Emilia-Romagna e contenute diminuzioni di quelle relative a Piemonte e Lombardia. A livello provinciale, Milano, Prato, Napoli, Imperia e Parma si collocano ai primi cinque posti per numero di segnalazioni di operazioni sospette in rapporto alla popolazione. (Fonte Uif)
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