“Così abbiamo fatto arrestare le quattro ladre”
Funzionano i gruppi di "controllo del territorio" su whatsapp? Il racconto della donna che giovedì sera è riuscita a bloccare le quattro ladre che giravano per la Valbossa. Resta alta l'attenzione per l'Audi S3 segnalata in questi giorni

(Articolo aggiornato alle 11.30)
Come funziona il “controllo del vicinato”? E soprattutto: funziona? Sì, se gestito bene dà i risultati per i quali è stato pensato e creato. Quello che è avvenuto in Valbossa è l’esempio che, senza il bisogno di organizzare squadre punitive o ronde di vario genere, il servizio può aiutare le forze dell’ordine e aumentare la sicurezza di un territorio.
Ecco che cosa è accaduto: qualche giorno fa sul gruppo whatsapp per il controllo del territorio di Azzate, che ha 227 iscritti ed è in contatto con la polizia locale, è partito un messaggio che metteva in guardia i cittadini: “Buongiorno a tutti, vi segnalo la presenza sul nostro territorio di quattro individui, presumibilmente dell’est, viaggiano a bordo di un Audi S3, l’ultima targa segnalata inizia per EB. Hanno tentato di entrare in diverse abitazioni tra Gazzada e Buguggiate. I carabinieri sono già sulle loro tracce, ma vi chiedo la massima attenzione e la segnalazione immediata al 112 se doveste avvistarli”.
Il tam tam è partito, si è diffuso ed è arrivato anche nei paesi limitrofi. E ieri sera la “trappola è scattata” grazie alla segnalazione di una cittadina di Buguggiate. La sua telefonata ai carabinieri di Azzate ha portato all’arresto di quattro donne straniere: tre maggiorenni ed una minorenne. In auto avevano il bottino di alcuni furti: un rolex, un anello d’oro e 20 euro nascosti nelle parti intime. Sono state quindi arrestate con l’accusa di furto aggravato e continuato, ricettazione e possesso di oggetti atti allo scasso. Le donne sono ora in carcere.
Non è invece rientrato l’allarme per l’Audi S3, i carabinieri di Azzate continuano le ricerche in tutta la zona.
Ma ecco cosa è accaduto giovedì pomeriggio: «Hanno suonato anche a noi il campanello in via Trieste chiedendo se ci fosse Francesco, qui non abita nessuno con questo nome – ci racconta- . Tempo un minuto abbiamo capito che qualcosa non tornava. Erano quattro donne, le ho seguite per capire dove andassero. Sono salite sulla macchina che avevano segnalato e sono partite. Il mio compagno è uscito nella speranza di trovarle e così è stato… . Erano parcheggiate in piazza del comune (come si vede nella foto). Ma tre erano in giro a piedi. Quindi ha chiamato subito carabinieri che in pochi minuti sono arrivati. Ieri sera è poi andato in caserma, gli hanno detto che la refurtiva era nascosta un po’ ovunque. Deduco che siano andate in paese poi, forse, disturbate siano uscite verso via Trieste, per poi tornare in paese».

Ora anche a Buguggiate verrà aperto un gruppo whatsapp per il controllo del territorio. A gestirlo sarà Ilenia Caramella: «Me lo ha suggerito Alessandra Colli che coordina quello di Azzate. Ho pensato fosse una buona idea, soprattutto dopo l’episodio di ieri. Mi organizzerò nei prossimi giorni. Chi desidera iscriversi mi contatti».
Per quanto riguarda le quattro donne arrestate, invece, il Gip ha confermato la custodia cautelare in carcere per due delle tre arrestate maggiorenni, mentre per una è stata applicato l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Le arrestate sono state associate presso la Casa Circondariale di Como, mentre la minorenne è stata condotta presso l’Istituto Penale Minorile “Beccaria” di Milano
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