Al Teatro Giuditta Pasta per dire no alle spose bambine in Bangladesh
Appuntamento con "Game over con un sorriso" giovedì 14 novembre al Giuditta Pasta per sostenere la raccolta fondi lanciata dall’associazione COE

“Game Over” è una campagna di raccolta fondi lanciata dall’associazione COE, Centro Orientamento Rieducativo, per dire stop al fenomeno delle bambine spose in Bangladesh. Nel Paese asiatico infatti, molte bambine Dalit, ovvero i fuori casta, la classe sociale maggiormente oppressa e vittima di abusi ed emarginazione, sono costrette a sposarsi ad un’età compresa tra gli 8 i 13 anni. Molte di esse raggiungono l’adolescenza già madri di uno o più bambini, partorendo prematuramente: tutto ciò ha ricadute negative e dannose sia per lo sviluppo che per la salute delle bambine Dalit obbligate al matrimonio.
L’occasione per dare il proprio contributo a contrastare questo fenomeno di oppressione è per giovedì 14 novembre al teatro Giuditta Pasta, alle ore 21: uno spettacolo dal titolo “Game Over, con un sorriso” insieme agli amici di Zelig per sostenere la raccolta fondi “Game Over”, con ospiti speciali come il Mago Forrest, il Duo Idea Cantacabarettisti, Max Pieroboni, Andrea Fratellini e altri “amici e amiche”. L’evento è realizzato dall’associazione COE in collaborazione con alcune realtà come la fondazione Fare Walfare, che dal 2015 collabora con l’ONG Dalit, l’organizzazione non governativa locale fondata per aiutare i fuori casta provando a garantire loro alcuni diritti fondamentali come la salute, l’igiene e l’istruzione, diritti che ai Dalit vengono negati dal sistema castale.
L’iniziativa è sostenuta anche dal Circolo Ricreativo Aziendale FNM, dalla Fondazione Mediolanum Onlus e dalla società EnricoCantù Assicurazioni. Il biglietto è acquistabile direttamente in teatro, al prezzo di 15 euro. Per maggiori informazioni, sono disponibili i contatti 340 1487450 e 339 8127966.
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