Davide Sgobbi, da Varese a Budapest con la bacchetta in mano
Il giovane direttore d'orchestra varesino è stato invitato al teatro Béla Bartók per dirigere sessantacinque musicisti
La musica non è solo note, ma anche continua ricerca e confronto. Lo sanno bene coloro che lavorano in questo settore e che ogni giorni si trovano davanti ad un nuovo spartito o a conoscere colleghi da ogni parte del mondo.
Lo sa bene anche Davide Sgobbi, giovane direttore d’orchestra varesino che ieri è tornato da una settimana in Ungheria dove è stato invitato a dirigere l’Orchestra di Szombathely, nel teatro Béla Bartók.
Sabato sera infatti, Sgobbi, che con gli spartiti e i fiati ha a che fare dall’età di sei anni, ha preso la bacchetta in mano e ha diretto oltre sessantacinque fiati su brani di musica ungherese e italiana.
«Un’esperienza bellissima e di grande confronto culturale – racconta -. Il teatro era strapieno e l’orchestra fantastica, formata da moltissimi professionisti. È stato divertente veder cadere gli stereotipi ai quali credevamo. Abbiamo scoperto insieme nuovi autori, il loro approccio con Verdi, ad esempio, è stato incredibile e io ho potuto ascoltare dal vivo l’aspetto più genuino e viscerale delle loro musiche tradizionali».
Il pubblico in sala si è trovato quindi ad ascoltare anche “perle” italiane come la marcia di Amilcare Ponchielli “Milano”, la Sinfonia da Nabucco di Giuseppe Verdi, un brano originale del Maestro Franco Cesarini, “Images of a City”, oltre a brani di Ennio Morricone.
Davide Sgobbi, classe 1984, nonostante la giovane età, ha una lunga esperienza alle spalle e ha iniziato a studiare la tromba fin da bambino. Una passione che gli permetterà di allargare i suoi studi, fino a diventare direttore d’orchestra specializzato in repertorio per fiati.
In questi anni infatti, ha girato i teatri di tutta Europa e l’anno prossimo ha in programma un concerto di rappresentanza a New York, in occasione del Columbus Day con il Manhattan Wind Ensemble, e tornerà in Ungheria per dirigere un’altra filarmonica.
Nella sua città, tra le altre cose, dirige l’Orchestra Accademica di Varese, fondata nel 2014: «Organizziamo una serata di beneficenza all’anno aperta alla città ma ci piacerebbe fare di più. Quest’anno proverò a partecipare al bando culturale proposto dal comune di Varese. La musica per fiati solitamente non trova molto spazio, viene considerata di bassa qualità mentre, al contrario, ha una lunga storia e tradizione da fare conoscere. È un settore che vede moltissimi professionisti, anche del varesotto, ma la maggior parte lavorano a Lugano o vanno altrove».
L’idea del giovane direttore d’orchestra dunque è quella di far conoscere sempre di più questa nicchia: «Sarebbe bello poter portare anche a Varese l’orchestra ungherese. È stata un’esperienza bellissima, dalla quale ho imparato tanto e il loro repertorio è davvero incredibile». Se gli si chiede quale sia la sua idea di teatro per la città invece spiega: «Il sogno è quello di avere teatro polivalente, ma nel momento in cui questo non è possibile ci si accontenta. L’idea di ristrutturare il Politeama è importante e spero che possa esserci un palcoscenico grande e una buona acustica, adatta ad ospitare una orchestra, ovviamente».
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su KTM raddoppia e diventa socio di maggioranza di MV Agusta con il 50,1%
lenny54 su Il figlio di Umberto Bossi di nuovo nei guai. Riccardo percepiva il reddito di cittadinanza senza averne diritto
Felice su Operazione anti spaccio nei boschi. Due pusher in manette a Caronno Pertusella
Renzo Scarella su Bussano alla porta e si fanno aprire con l'inganno: irruzione a casa dell'assessore di Casalzuigno
Felice su Tanta acqua sul Varesotto: crescono i laghi, il Ticino si "allarga" e il Campo dei Fiori è una spugna
Felice su Reddito di cittadinanza senza averne i requisiti, la Finanza di Varese denuncia oltre 600 persone
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.