Per un parcheggio in più
In città si discute da giorni sui parcheggi gratis a Natale come soluzione per aiutare il commercio. Ma siamo così sicuri che questa sia la soluzione?
“È larga quanto un’ autostrada, via Dante, centralissimo asse che collega il Castello Sforzesco al Cordusio. Da ieri mattina è dominio esclusivo di pedoni e ciclisti: «Biglietto da visita della più grande isola pedonale d’Europa e della prima città italiana che attua il Piano urbano del traffico», proclama soddisfatto il sindaco leghista Marco Formentini”.
Stiamo parlando di una cronaca della Milano di vent’anni fa.
In tutt’altra latitudine il sindaco di Acciaroli Angelo Vassallo, ammazzato barbaramente nel 2010, ci raccontava che avrebbe voluto riaprire al traffico delle auto il suo piccolo borgo. Pochi anni prima, quando decise di pedonalizzare le strade del centro, i commercianti gli fecero una serrata. E così lui ad ogni nuova stagione li minacciava di tornare a far passare le macchine, per non dimenticarsi di cosa fosse prima il paese.
Da giorni a Varese, complice una proposta di un consigliere comunale, non si fa altro che discutere di parcheggi. Per il periodo natalizio li si vorrebbe addirittura tutti gratuiti in modo che i consumatori possano entrare in centro e, con la maggiore comodità possibile, riempirsi di sacchetti e risalire subito in auto contenti della spesa fatta.
Un’idea bizzarra della città e di come le persone potrebbero fruirla. Eppure basterebbe andare in giro per le altre città italiane, non diciamo europee, perché magari è chiedere troppo. Si scoprirebbe che quelle che vedono un commercio più fiorente sono proprio quelle chiuse al traffico, altro che parcheggi gratuiti. I sindaci più coraggiosi tolgono le auto dalle strade. In modo totale e nemmeno con ricette blande e progressive.
Del resto basterebbe vedere cosa è successo nelle zone centrali di Varese. La scelta di pedonalizzare ha portato al fiorire di attività e non certo alla loro chiusura.
Per chi fosse curioso di sapere come andò a finire a Milano, riportiamo le righe finali dell’articolo del 1996 di Ivan Berni.
“Sono schierate a favore del Put di Formentini anche le associazioni ambientaliste e le opposizioni di sinistra in consiglio comunale, che in aula, l’estate scorsa, avevano approvato il provvedimento. La destra, invece, ha dichiarato una sorta di guerra santa contro l’isola pedonale e il piano del traffico, autoeleggendosi a portavoce del partito degli automobilisti. Portabandiera del fronte degli oltranzisti delle auto, il senatore e capogruppo di An in Comune Riccardo De Corato, che, nei giorni scorsi, ha lanciato appelli al boicottaggio dell’isola pedonale e dei nuovi divieti di transito”.
Quando dici avere chiara una visione della città.
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