I lavoratori ex-Auchan in sciopero il 7 dicembre: “No agli esuberi”

I dipendenti dei due centri commerciali di Nerviano e Rescaldina, passati a Conad, annunciano l'astensione dal lavoro contro il piano di esuberi che taglierà 6197 posti

auchan rescaldina

La Segreteria Filcams CGIL Ticino Olona, in accordo con le R.S.A. dei lavoratori dipendenti Margherita s.p.a. /Conad, che ha acquisito i numerosi punti vendita della catena francese Auchan tra cui anche gli ipermercati di Nerviano e Rescaldina, denunciano come già anticipato nei giorni scorsi la gravità scaturita dall’operazione di acquisizione intervenuta al 1° agosto con l’acquisizione di Conad.

Con tale operazione il colosso bolognese ha dichiarato la necessità di riorganizzazione e riduzione del personale pari a 6197 esuberi sul territorio nazionale. Ad oggi ,nonostante le numerose richieste presentate dalle organizzazione sindacali di categoria, non sono pervenute risposte concrete rispetto alla volontà di trovare soluzioni per garantire futuro occupazionale ed anche nell’incontro previsto a Roma il 9 dicembre non sono indicati all’ordine del giorno argomenti che diano risposte alle lavoratrici e lavoratori dei 2 ipermercati dell’alto milanese.

Per questo motivo la Filcams Cgil Ticino Olona e i rappresentanti sindacali di Nerviano e Rescaldina confermano la proclamazione dello stato di agitazione con sciopero per l’intero turno di lavoro, sabato 7 dicembre con
presidio dalle 9.30 presso l’ipermercato Auchan/Conad di Nerviano (Mi).

La posizione dei sindacati 

Dopo l’incontro del 15 novembre, voluto con urgenza da Conad, l’evoluzione della vertenza Conad/Auchan fatica ancora a chiarire il perimetro di interventi utili alla salvaguardia dell’occupazione. Solo la dichiarazione aziendale di 6197 esuberi è informazione chiara, mentre confuse ed aleatorie le strategie volte a garantire i posti di lavoro.

La poca chiarezza, di prospettive di ricollocazione su sedi e depositi, di salvaguardia sulla rete vendita esclusa dalla prima fase di passaggi, l’accelerazione dell’obiettivo (Conad) di chiusura del processo al 31/12/2020, inoltre è da evidenziare la reticenza nei confronti delle OO.SS. territoriali anche in sede istituzionale,

In questo quadro già inquietante si aggiungono le preoccupazioni legate ai punti vendita già confluiti in Conad, che sulla rete milanese alimentano dubbi sul mantenimento dei livelli salariali e occupazionali. Mentre da una parte arrivano concreti segnali di disorganizzazioni su diversi versanti, dalla programmazione del lavoro, approvvigionamento delle merci, attività di manutenzione, che determinano tensioni e prepotenze nei confronti dei lavoratori, alimentando preoccupazioni sul mantenimento dei posti di lavoro; dall’altra concreti segnali sull’assenza di garanzie salariali sono determinate da lettere di passaggio che negano l’applicazione della contrattazione integrativa e buste paga che modificano gli istituti non assorbibili riconosciuti ai singoli lavoratori.

Sul nostro territorio queste condizioni creano ancor più ansia alle lavoratrici e lavoratori degli IPER di Rescaldina e Nerviano, in quanto se per l’Iper di Rescaldina, ad oggi circa 350 dipendenti, ci è stato comunicato che questo passerà ad altro gestore (ad oggi ancora non si sa a chi, quando e soprattutto se vengono garantiti i livelli occupazionali); per Nerviano la situazione è ancora peggiore in quanto non è incluso in nessun documento Conad/Auchan che  dia un minimo di garanzie alle lavoratrici e lavoratori impiegati che ad oggi sono circa 180.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Dicembre 2019
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