Polizia Locale, Saronno unisce le forze con Varese, Busto Arsizio e Gallarate

Accordo per lo sviluppo di progetti annuali sperimentali connessi all’istituzione dei nuclei specialistici di tutela ambientale e sicurezza urbana

Generico 2018

In occasione di San Sebastiano, patrono della Polizia Locale, il sindaco di Saronno, Alessandro Fagioli, ha voluto lanciare l’ultima importante novità per garantire una sempre maggiore sicurezza ai saronnesi. Il primo cittadino inoltre non ha voluto far mancare il suo consueto ringraziamento al comandante della Polizia Locale cittadina, Giuseppe Sala e a tutti gli agenti per «la grande professionalità con la quale ogni giorno svolgono le loro funzioni per il bene della cittadinanza».

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Per quel che concerne il nuovo progetto, si tratta dell’adesione del Comune di Saronno all’accordo di collaborazione tra la Polizia Locale cittadina e quelle delle città di Varese, Busto Arsizio e Gallarate per lo sviluppo di progetti annuali sperimentali connessi all’istituzione dei nuclei specialistici di tutela ambientale e sicurezza urbana.

«Anche questo progetto – ha spiegato il sindaco Alessandro Fagioli – si inserisce nel lavoro iniziato ormai quasi 5 anni fa dalla mia amministrazione che prevede un controllo specifico e capillare di tutti i quartieri della città con particolare attenzione a quelle zone storicamente più problematiche. I dati anche dell’ultimo anno ci dicono che la situazione, nel suo complesso, è enormemente cambiata, tenendo conto soprattutto da dove si è partiti. Rimangono, per ‘loro natura’ e per motivazioni non imputabili ai comuni, episodi isolati che certamente infastidiscono i nostri concittadini, ma per i quali diventa quasi impossibile intervenire. In linea generale possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro svolto anche se, come testimonia il progetto in questione, noi non ci fermiamo e continuiamo a lavorare intensamente per la sicurezza dei nostri concittadini».

L’intesa nasce dall’input di Regione Lombardia che dal 2015 promuove espressamente accordi di questo tipo tra enti locali “finalizzati all’impiego degli operatori presso amministrazioni diverse da quelle di appartenenza” in modo da ottenere “una distribuzione efficace del personale sul territorio”.

Dal punto di vista pratico, pur restando ciascuno in forze nel proprio comando, gli agenti organizzeranno nuclei specialistici che, a seconda delle necessità e delle competenze, saranno gestiti senza fermarsi al confine delle singole città. I comandi dei comuni interessati potranno organizzare progetti di durata annuale con medesimi obiettivi da perseguire.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Gennaio 2020
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