Il “Tesoro di Como” sarà esposto al pubblico
Siglato l'accordo che darà la possibilità al pubblico di ammirare parte del ritrovamento archeologico composto da centinaia di monete d'oro databili al V secolo d.C
Il “Tesoro di Como“, o almeno una parte di esso, potrà essere ammirato negli spazi della ex chiesa delle Orfanelle al Museo Giovio. Il ritrovamento, avvenuto nel 2018, nel corso dei lavori del cantiere all’ex teatro Cressoni, è apparso da subito una scoperta archeologica molto importante: 1000 cosiddetti solidi, cioè monete d’oro del peso di circa 4,5 grammi databili al V secolo d.C., oltre che da alcuni oggetti, sempre in oro tra cui un frammento di barretta, tre orecchini e tre anelli con castone.
Il tesoro comasco è stato al centro dell’accordo di valorizzazione firmato questa mattina a Milano nella sede della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza Brianza, Pavia, Sondrio e Varese, dal sindaco Mario Landriscina e dal Soprintendente, architetto Giuseppe Stolfi, alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Como Carola Gentilini, e per la Soprintendenza dell’architetto Maria Mimmo, delle archeologhe Barbara Grassi e Grazia Facchinetti.
L’intesa conferma la volontà di entrambi gli enti di collaborare, ciascuno per le proprie competenze e risorse, per esporre parte dei reperti ritrovati durante i lavori all’ex teatro Cressoni in via Diaz. Come sede espositiva si conferma lo spazio della ex chiesa delle Orfanelle presso il Museo Giovio, dove sono già conservate importanti collezioni archeologiche provenienti dal territorio.
Per poter ammirare i reperti si dovrà però attendere ancora: l’allestimento del Tesoro è previsto per l’anno prossimo. Con l’accordo la Soprintendenza formalizza l’impegno a occuparsi della redazione del progetto scientifico museologico, fornendo indicazioni in merito alla sequenza con cui dovranno essere esposti i reperti, ai contenuti degli apparati didattici multimediali e tradizionali, alle specifiche tecniche delle vetrine o contenitori per la corretta esposizione e conservazione dei reperti.
Il Comune si occuperà dell’affidamento d’incarico di progettazione del nuovo allestimento, che dovrà avere un carattere multimediale e innovativo, e della successiva della gestione, sicurezza, conservazione e manutenzione dei reperti. Tra gli impegni condivisi quello di ricercare e incoraggiare ogni possibile forma di collaborazione con soggetti pubblici e privati per reperire fondi destinati alla valorizzazione dei reperti e agli interventi conservativi della ex chiesa delle Orfanelle. Saranno poi concordati momenti e modalità di presentazione pubblica del patrimonio e delle attività che saranno proposte. E’ in corso la procedura di individuazione dei tecnici professionisti a cui sarà affidato l’incarico di progettazione per il rispetto delle norme antincendio dell’edificio, compatibilmente con le risorse disponibili, che rappresenta l’inizio del processo di recupero e valorizzazione dell’intero museo.
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