Castiglione Olona piange la scomparsa di Flavio Limido, amico vero del paese
Il sindaco e l'Amministrazione comunale ricordano l'imprenditore, amministratore e benefattore attento ai bisogni del paese e dei suoi concittadini
Castiglione Olona piange la scomparsa di un concittadino che fino all’ultimo è stato protagonista della vita della comunità, e amico vero del paese.
Ieri, domenica 29 marzo, si è spento il ragionier Flavio Limido, industriale, ex consigliere comunale e benefattore.
«Flavio Limido nel corso della sua vita ha sempre saputo dimostrare grande impegno e dedizione per Castiglione Olona e per tutti i castiglionesi – dice il sindaco Giancarlo Frigeri – In questi giorni, in cui non ci è possibile poterlo salutare con una normale celebrazione, vogliamo stringerci attorno alla sua famiglia, dimostrando tutto il nostro affetto e la nostra vicinanza per la perdita di un cittadino che tanto ha fatto per il suo paese».
«Grazie Flavio, Castiglione Olona ti ricorderà sempre e ti porterà nel suo cuore. Non si hanno parole, in questo momento, per esprimere tanto cordoglio, ma solo ricordi, molti ricordi che affiorano alla nostra mente – scrivono in un messaggio gli attuali amministratori e i rappresentanti della passata amministrazione, con l’ex sindaco Emanuele Poretti e l’allora assessore alla Cultura Graziella Magnoni – La sua è stata una vita lunga, operosa, di strenuo e continuo lavoro, di intraprendenza, di progettazione e di studio».
Sempre vicino alla Comunità castiglionese, è stato consigliere comunale nel periodo della rinascita nel secondo dopoguerra, industriale attivo e attento ai bisogni del territorio come ai bisogni dei suoi dipendenti e delle loro famiglie: «Anche In questi anni della sua meritata pensione, non ci faceva mancare le sue osservazioni, i suoi consigli e le perplessità sulle scelte operate. Esprimeva in modo accorato due particolari attenzioni: il futuro dei giovani per i quali elaborava progetti che indirizzava alle scuole, alla biblioteca e la rinascita di Castiglione come città d’arte e di turismo. Rimangono le opere che ci ha aiutato a realizzare, le ultime per tutte: l’impianto di video sorveglianza in Via Monte Cimone, i restauri in Palazzo Branda Castiglioni e in Collegiata, i libri alla cui stampa ha collaborato e tanti e tanti altri interventi che, in silenzio, ha sostenuto e continuava a sostenere».
«Alla moglie Eugenia, che Flavio adorava, e ai figli porgiamo le nostre condoglianze. Li abbracciamo, consapevoli che in questo triste momento, non possiamo presenziare ai riti funebri come Flavio avrebbe meritato da parte della sua Castiglione».
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