L’asteroide 1998 OR2 sorvegliato speciale dall’osservatorio di Saltrio

L'oggetto celeste che mercoledì 29 aprile passerà alla minima distanza dalla Terra viene osservato dall'osservatorio di Giorgio Baj, dell'associazione astronomica e scientifica M42

Generico 2018

(Immagine di repertorio) – È lungo almeno 1,5 km, viaggia a circa 31mila chilometri orari e potenzialmente potrebbe spazzare via ogni traccia di civiltà dalla Terra. E’ l’asteroide 1998 OR2, che tra due giorni, mercoledì 29 aprile, passerà… a salutarci.

«Ma non c’è da averne paura – spiega Roberto Baio, consigliere dell’associazione astronomica scientifica M42 di Bisuschio – L’asteroide passerà nel pieno rispetto della distanza di sicurezza, a circa 6 milioni di chilometri, pari a 16 volte la distanza che separa il nostro pianeta dalla Luna».

1998 Or2 appartiene ad una classe speciale di asteroidi chiamati Pho, acronimo di “oggetti potenzialmente pericolosi”(Potentially hazardous objects), ma al momento, come tutti i suoi “colleghi”, non rappresenta un pericolo per la Terra. Non di meno, spiegano gli studiosi, è importante raccogliere su questi oggetti il maggior numero di informazioni possibili e tenerli monitorati.

L’oggetto celeste, che in questi giorni sarà osservabile anche con un piccolo telescopio, è stato “catturato” dall’osservatorio M57 di Saltrio di Giorgio Baj dell’Associazione  astronomica culturale e Scientifica M42.

Dal suo osservatorio Giorgio con il team di M.42 tiene sotto controllo gli oggetti “pericolosi” del sistema solare, catalogandoli e studiandone le orbite.

Al momento della ripresa l’asteroide 1998 OR2 si trovava nella costellazione dell’Idra in direzione del Sestante (immagine qui sotto).

«Il 29 aprile si troverà alla minima distanza dalla Terra – dice Roberto Baio – a 6.300.000 km, passando tranquillo e in sicurezza con il suo diametro di 4,6 km. Il suo periodo orbitale è di 3,68 anni.»

(Qui sotto: la ripresa dell’asteroide 1998 OR2 dall’Osservatorio M57 di Saltrio)

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Pubblicato il 27 Aprile 2020
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