Cremenaga: no all’installazione del “5G“
Lo ordina il sindaco Domenico Rigazzi: “Fino a quando non sarà garantita la completa sicurezza di questa nuova tecnologia“
Un tecnologia “inesplorata” dove mancano studi “preliminari sulla valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema“.
C’è anche una sentenza del tar del Lazio del 5 gennaio 2019 alla base della decisione del sindaco di Cremenaga Domenico Rigazzi a “vietare a chiunque la sperimentazione o installazione del 5G sul territorio del Comune di Cremenaga e sulle strutture di proprietà del Comune di Cremenaga in località Pianazzo site nel Comune di Luino“.
Lo dice un’ordinanza del 4 maggio scorso nella quale in sindaco del piccolo paese al confine con la Svizzera lungo l’asta del Tresa ordina “Di astenersi per il futuro dall’autorizzare, asseverare e dare esecuzione a progetti relativi a nuove tecnologie come il 5G che possano condurre ad un aggravamento delle lamentate condizioni di insalubrità ambientale, esprimendo (fino a quando non sarà garantita la completa sicurezza di questa nuova tecnologia) parere negativo riguardo l’estensione sul territorio comunale e sulle strutture di proprietà del Comune di Cremenaga della nuova tecnologia 5G inattesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer, applicando il principio precauzionale sancito dall’UnioneEuropea, prendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati, indipendenti dai legami con l’industria e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, estremamente pericolose per la salute dell’uomo“.
«Ho aderito a una campagna delle associazioni per la lotta all’elettrosmog e ho aderito, sono Associazione prevenzione e lotta elettrosmog, associazione italiana elettrosensibili, associazione internazionale medici per l’ambiente. Voglio avere la certezza che questa tecnologia non sia dannosa alla popolazione». Spiega il sindaco Rigazzi.
«Fino a che non ci saranno studi confutabili che questa tecnologia non è dannosa, nel nostro territorio e sulle strutture di nostra proprietà in altri comuni deputate alla trasmissione telefonica non ci saranno installazioni 5G. Prima di installare voglio avere documentazione chiara di natura scientifica sui rischi per la popolazione».
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