Industria alimentare: riparte la trattativa per il rinnovo del contratto
La data fissata è per il 14 maggio. Venturini (Flai Cgil Lombardia): «Solleciteremo le associazioni datoriali non firmatarie e, se necessario, le singole aziende del territorio»

Riparte la trattativa per il rinnovo del contratto dell’industria alimentare grazie all’accordo sottoscritto da Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil con Unionfood, Ancit e Assobirra. L’accordo, siglato ieri, prevede la ripresa delle trattative il 14 maggio, riconosce le relazioni sindacali, valorizza nuove modalità di lavoro come lo smart working, ma soprattutto fissa da subito una quota economica per l’anno 2020 con gli arretrati a partire da dicembre 2019.
«Queste sono le basi di una nuova fase di trattativa – dichiara Giancarlo Venturini, segretario generale Flai Cgil Lombardia -. Basi solide, perché Unionfood, Ancit e Assobirra coprono il 70% dell’intera rappresentanza di Federalimentare, e già molte aziende facenti capo ad altre associazioni datoriali sono pronte a sottoscrivere individualmente l’accordo. Lo sviluppo positivo di questi giorni è dovuto all’azione intrapresa dalle segreterie nazionali di Flai, Fai e Uila che, per spezzare lo stallo delle trattative, si sono rivolte direttamente alle aziende e categorie che fanno parte di Federalimentare, minacciando mobilitazioni».
«Da oggi e fino al 13 maggio – aggiunge Venturini – lavoreremo affinché altre associazioni datoriali sottoscrivano l’accordo, ampliando così il tavolo che si aprirà il 14. Solleciteremo, se necessario, anche le singole aziende di tutti i territori lombardi. In caso di risposta negativa, siamo pronti a mobilitarci. Faremo valere i diritti dei lavoratori dell’industria alimentare, lavoratori che non si sono mai fermati nemmeno nella fase di emergenza Covid19. Il rinnovo del contratto è un diritto dei lavoratori e un dovere delle aziende».
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