Openjobmetis: Strautins sempre più vicino, Natali ai saluti

Il giovane léttone può giocare da "italiano" in Serie A: la trattativa è prossima alla conclusione. Si scalda la pista per Giovanni De Nicolao mentre l'esperta ala toscana lascerà Varese

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La prima operazione di mercato della Openjobmetis sembra sempre più vicina, anche se per gli annunci serve ancora qualche tempo. Tutto lascia infatti pensare che Arturs Strautins sarà l’ala piccola biancorossa nella prossima stagione sportiva ma anche per quelle successive, visto che sul tavolo ci sarebbe un’offerta di tre anni di cui, però, non sono ancora noti i dettagli.

Nonostante il passaporto lettone (è nato a Jurmala, sul Mar Baltico), Strautins può giocare in Serie A da italiano per via della sua formazione cestistica avvenuta nel nostro Paese, a Reggio Emilia: una situazione regolamentare che consente a chi lo ingaggia – Varese in questo caso – di avere maggiore libertà sul mercato degli stranieri. La società del presidente Vittorelli ha deciso di giocarsi questa scommessa: dare il ruolo di ala piccola a un giocatore che deve ancora maturare del tutto ma che ha dalla sua una esperienza già solida nei massimi tornei nazionali oltre che buone qualità tecniche e un livello fisico interessante, con i suoi (quasi) due metri per un quintale di peso.

Il nuovo acquisto della Openjobmetis arriva da Udine, dove aveva giocato per qualche tempo in seguito al divorzio con Trieste: curiosamente la sua ultima comparsata in LBA era stata proprio a Masnago (senza però giocare) in quel 19 gennaio, data dell’ultimo match interno della storia biancorossa (vittoria varesina per 91-85). La storia sportiva di Strautins però parla di un esordio da ragazzino 16enne in A con la Reggio Emilia arrivata sino alla finale scudetto nel 2015; dopo un prestito a Correggio e un paio di altre stagioni con la Grissin Bon, il lettone è prima andato a Capo d’Orlando e poi a Trieste. In alto: Strautins (foto: Apu Udine/Lodolo)

E proprio sulla stagione con i giuliani (2018-19) sono puntati gli occhi dei dirigenti di Varese: in quel campionato il 20enne Strautins mise insieme cifre di tutto rispetto: 7 punti 3,7 rimbalzi di media in poco meno di 18′ di impiego con il 43% da 2, il 37,5% da 3 e l’81% ai tiri liberi. Se il giocatore baltico dovesse ripartire con quelle premesse, ci sarebbe di che essere felici.

Se Strautins – giocatore che finirà in quintetto base – è la prima mossa già completata, la Openjobmetis sta lavorando per sistemare almeno un’altra pedina italiana, quella del playmaker. Per la cabina di regia l’intenzione più chiara è quella che prevede un De Nicolao in biancorosso: non Andrea, che qui giocò per due anni e che ha vinto lo scudetto a Venezia, bensì il fratello Giovanni che ha 24 anni e ha giocato da protagonista in A2 ad Agrigento. Le ipotesi relative a Saccaggi e Sabatini hanno perso quota (quest’ultimo pare diretto alla Fortitudo anche se non ha ancora del tutto sciolto la riserva) mentre quella del “fratello d’arte” sembra davvero seria: dopo tre anni al college negli USA e una stagione in Sicilia potrebbe davvero essere il momento giusto per dare l’assalto alla Serie A.

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Chi invece lascerà la squadra è Nicola Natali: l’ala toscana, che a settembre compirà 32 anni, non sarà rinnovata e saluterà Varese dopo tre stagioni. Arrivato in punta di piedi per completare la panchina, Natali ha saputo ritagliarsi spazi di gioco “vero” anche nella massima divisione, dando sempre tutto alla causa. Per questo motivo, senza dubbio, sarà applaudito dai tifosi varesini nel caso dovesse tornare a Masnago da avversario. Per lui 81 presenze a referto e 68 gare giocate con un totale di 147 punti: a queste cifre vanno aggiunte quelle di Fiba Europe Cup (18 gare e 74 punti), competizione nella quale ha disputato la semifinale di un anno fa.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 01 Giugno 2020
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