Cipriano (Tutta Luino): “Il nostro programma è vincente, ora servono le persone giuste”

Il coordinatore della lista civica dice di avere quasi tutto: il programma, il consenso e la giusta determinazione. Mancano i candidati

elezioni amministrative 2020

La lista civica “Tutta Luino” si presenta come l’outsider alle prossime elezioni amministrative di Luino. Il coordinatore, Gianfranco Cipriano, 46enne, imprenditore di seconda generazione nel settore della vendita e riparazione di automobili, con qualche operazione immobiliare alle spalle, è un Cinque Stelle della prima ora. Insomma, uno dello zoccolo duro del movimento. «È improprio definirci come gruppo dei Cinque Stelle – sottolinea il coordinatore – perché la nostra è una vera lista civica la cui esistenza non dipende dagli equilibri del Governo in carica».

Cipriano dice di avere quasi tutto: il programma, il consenso e la giusta determinazione. Mancano solo le persone pronte a spendersi su questo progetto, particolare non proprio secondario che ne mette in forse la partecipazione alle amministrative. «Raccogliamo molti consensi sul nostro programma – spiega Cipriano – cosa che è avvenuta anche nell’ultima riunione. Sono consapevole che il tempo stringe ma attorno al nostro progetto vogliamo aggregare persone valide e adeguate, non il primo che passa».

Per chiarire quest’ultimo punto, Cipriano usa una metafora che è il tavolo da poker: «Le persone condividono il nostro programma ma hanno paura di sedersi a quel tavolo perché temono i bari. Noi abbiamo in mano il poker, ovvero il programma, ora dobbiamo convincere i nostri giocatori che bisogna giocare, con la nostra trasparenza e senza usare i trucchi  tipici del vecchio sistema. Se qualcuno è convinto che corriamo per perdere si sbaglia perché il consenso che raccogliamo è molto alto. Ho già una schiera di assessori esterni pronti a intervenire».

Il simbolo di “Tutta Luino” porta i colori della città, azzurro e oro. Sullo sfondo ripropone un nuovo Quarto Stato rivisto e corretto in chiave contemporanea. E le scelte fatte nel programma riflettono i temi che coinvolgono gli interessi dell’intera collettività. Cipriano ne cita tre: la scuola, la sostenibilità ambientale e le relazioni transfrontaliere. «Abbiamo in mente la realizzazione di una piccola città studi nella piana di Voldomino dove far confluire tutte le scuole. Un progetto che serve a decongestionare il traffico del centro, da  affidare a un fondo che si accolli la realizzazione della struttura sulla base di uno scambio immobiliare. Abbiamo pensato a un treno navetta elettrico, specificandone i costi e relativa copertura, che dalle 8 di mattina alle 20 di sera serva i parcheggi della città. Per quanto riguarda i rapporti con la Svizzera vorremo donare un immobile, nel caso specifico l’imbarcadero, come punto di rappresentanza del Canton Ticino, una sorta di ambasciata locale punto di riferimento per tutte le questioni legate al frontalierato».

 

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Pubblicato il 29 Luglio 2020
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