Sedie, pneumatici e cellulari: chi ha scambiato le acque del Ceresio per una discarica?
Il bilancio della giornata Blu Pulito organizzata dai sub di GODiving e Sea Shepherd: ancora tanta spazzatura, ma qualche segnale di miglioramento non manca

I sub di GODiving, impegnati questa mattina nell’edizione 20202 di Blu Pulito, hanno tirato fuori di tutto dalle acque del lago Ceresio. Sedie, cellulari, bottiglie, lattine, lastre di vetro, guanti, cerotti, pneumatici, accendini, confezioni di caramelle e merendine. In tutto quattro cassonetti di rifiuti in plastica, vetro, gomma, cuoio e metallo abbandonati nel Ceresio.
Ora i fondali davanti a Porto Ceresio sono sicuramente più puliti, ma resta una domanda: chi ha scambiato le acque del lago per una discarica?
«Molte le novità positive di questa edizione che ha visto necessariamente adottare nelle operazioni la cautela imposta dall’emergenza Covid – dicono i responsabili di GODiving – Innanzitutto c’è stata la partecipazione di un battello ecologico che ha consentito di allargare l’area coperta fino alla spiaggia della Fiammetta, a nord-est del bellissimo borgo di Porto Ceresio. Poi si è notato un miglioramento della situazione sotto al lungolago, dove negli scorsi anni il “bottino” era più consistente e variegato: vennero addirittura rinvenuti una bomba da mortaio e un fucile)».
«E’ stato bello osservare diversi bagnanti tuffarsi nelle acque del golfo che, da pochi giorni, sono state nuovamente dichiarate balneabili, nonché intere famiglie di anatre e anatroccoli sguazzare vicino a riva. Un altro segnale che le attività di sensibilizzazione e tutela care ai gruppi sub GODiving e Sea Shepherd Dive Italy stanno dando frutto».
Tutto bene dunque? Non proprio. La ricercatrice del Cnr Irsa Nicoletta Riccardi ha colto l’occasione di Blu Pulito per raccogliere esemplari di molluschi lacustri e ha notato la comparsa, in numerose colonie, di specie alloctone, cioè non caratteristiche del bacino: «Varietà che, lo scorso anno, non risultavano presenti in quantità rilevabili dai campionamenti. Si tratta di un fenomeno potenzialmente dannoso per la fauna locale che sarà approfondito con apposite ricerche».
Ai venti subacquei e alla cinquantina di volontari che hanno operato a terra e dalle barche va il riconoscimento di GODiving e Sea Shepherd, gli organizzatori dell’iniziativa. Un sincero ringraziamento a chi ha partecipato è giunto anche dal sindaco di Porto Ceresio Jenny Santi e dagli sponsor che hanno creduto nel progetto (Equity Factory, Green Energy, LASI e OpenjobMetis). Tra le organizzazioni che hanno contribuito al successo dell’iniziativa anche l’Autorità di bacino lacuale Ceresio Piano e Ghirla, Scubaportal, VareseMese, Unione Pescatori del Ceresio, ASD Canottieri Porto Ceresio, Politecnico di Milano, Circolo Velico, Associazione Bersaglieri e Associazione Nazionale Alpini.
L’opera di sensibilizzazione per tutelare gli ambienti di acqua dolce e sensibilizzare cittadini e turisti rispetto alle minacce subite dai laghi prealpini prosegue sino alla fine di luglio con la seconda parte del ciclo di webinar gratuiti trasmessi su https://www.twitch.tv/godiving: gli appuntamenti dei prossimi giovedì e domenica sera sono su www.godiving.it

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