Laveno Mombello commemora il IV Novembre
La cerimonia si è tenuta nel rispetto delle misure anticovid. Il sindaco e i rappresentanti delle forze armate hanno ricordato i caduti
Una commemorazione con pochi partecipanti, mascherine sul volto e distanziamento sociale. In tempi di Coronovirus anche le cerimonie istituzionali si adeguano alle normative antivirus, ma non perdono il loro valore.
Per questo, in occasione della Giornata del IV Novembre, il sindaco di Laveno Mombello, Luca Santagostino ha deposto le corone nei diversi monumenti del territorio, accompagnato da alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine e dagli Alpini.
I caduti sono stati ricordati anche nel corso della celebrazione della messa nella chiesa Nuova. Ecco il discorso del sindaco:
“Nel celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate il ricordo va, memore e grato, a quanti, militari e civili, si sono prodigati con il proprio impegno e anche attraverso il sacrificio estremo della vita a tutelare e a salvaguardare il bene collettivo.
Mi è gradito ricordare il motto scelto per il 4 novembre 2020 che recita “Io ci Credo”: “Credo in un paese e nella sua gente. Credo nell’impegno e nel coraggio. Credo nell’alzare lo sguardo e nel valore dell’altro. Credo nel domani e nell’Italia che spera. Perché siam popolo. Unito sotto una sola bandiera”.
Mai come in questo periodo tali parole suonano pertinenti e incisive: il nostro Paese nel corso della sua storia ha attraversato vicissitudini, oscurità, crisi economiche, sociali e lacerazioni di ogni genere. Ma sempre, e ribadisco sempre, il nostro Paese ha saputo alzare il suo sguardo e, con coraggio e tenacia, confidando nello sforzo e nel sacrificio condivisi, è riuscito a risollevarsi nella certezza di un futuro nuovo e migliore.
Siamo ancora una volta, soprattutto in questo periodo delicato e drammatico di pandemia generale, chiamati a sperare e a unire le forze, aldilà di personalismi e di individualismi miopi e gretti, per garantire indistintamente quel benessere e quella serenità che meritiamo noi, la nostra amata terra e le prossime generazioni.
Uniti e insieme, attenti ai più vulnerabili e indifesi, ce la faremo, ancora una volta. Viva l’Italia unita e viva le nostre Forze Armate, garanti dell’ordine pubblico, che, con dedizione ed energia, si spendono ogni giorno per risolvere criticità di ogni tipo, vegliando sulla incolumità e sicurezza nostra e dei nostri affetti più cari”.
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