Misure più stringenti nelle aree più a rischio del Paese, le ultime trattative prima della firma sul Dpcm
Secondo le anticipazioni diffuse ci saranno misure modulate su tre diverse aree del paese: quelle per tutto il territorio nazionale, quello per le aree che mostrano un “rischio elevato”, definite zone arancione, e quelle di massima gravità, le zone rosse

Misure un po’ più restrittive su tutto il territorio nazionale e misure decisamente più drastiche nei territori con una situazione di alto rischio. Il Governo sta limando le ultime modifiche al nuovo Dpcm con le misure per frenare la forte diffusione del virus.
Secondo le anticipazioni diffuse ci saranno misure modulate su tre diverse aree del paese: quelle per tutto il territorio nazionale, quello per le aree che mostrano un “rischio elevato”, definite zone arancione, e quelle di massima gravità, le zone rosse.
Il Dpcm non è stato ancora approvato ma tra le ipotesi contenute nelle ultime bozze conosciute sarebbero previste misure stringenti soprattutto nelle zone arancioni e rosse.
Nelle zone arancioni potrebbe essere previsto il blocco degli spostamenti in entrata e in uscita e la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione fra le quali bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie.
Sarà vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune.
Nelle zone rosse, più simile ad una situazione di vero e proprio lockdown, si applicano le stesse misure ma sono sospese tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Resterebbe prevista in presenza l’attività scolastica per la scuola dell’infanzia, elementare e prima media mentre solo a distanza per gli altri ordini e gradi.
I provvedimenti saranno valutati su base settimanale, e avranno la durata minima di 15 giorni: se una Regione entra in zona “rossa”, vi rimarrà per due settimane almeno.
Nella bozza è riportato che sarebbe comunque consentito svolgere individualmente attività motoria (passeggiate) in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale.
Il governo sta esaminando la bozza con le Regioni che, fra le osservazioni fatte, richiedono misure omogenee in tutto il territorio nazionale. C’è inoltre la richiesta che la valutazione del rischio epidemiologico venga fatta in collaborazione con i dipartimenti di prevenzione regionali.
Il provvedimento definitivo è atteso in nottata.
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