Nidil-Cgil: l’impegno per far conoscere le risorse destinate ai “lavoratori somministrati”
La categoria può beneficiare di una serie di aiuti e supporti garantiti dagli Enti bilaterali: l'iniziativa del sindacato per far conoscere meglio questi strumenti
Quella dei “lavoratori somministrati” è una categoria in aumento anche a Varese e provincia di cui fanno spesso parte donne e uomini precari che spesso non sono del tutto consapevoli dei propri diritti e dei vantaggi economici dei quali possono godere. Per questo motivo Nidil-Cgil Varese ha messo in campo una serie di iniziative di informazione e sensibilizzazione sui vantaggi di cui i somministrati possono usufruire, legati alle risorse messe a disposizione dagli Enti bilaterali, ebitemp (ente bilaterale che eroga prestazioni) e forma-temp (ente che finanzia la formazione).
Lo segnala Marzia Pulvirenti, nominata poco meno di un mese fa Segretaria generale di Nidil-Cgil, la categoria sindacale che raduna i cosiddetti “atipici”. «Quelle di cui parliamo sono prestazioni importanti, riservate ai lavoratori somministrati. Non si tratta di prestazioni e servizi alternativi a ciò che si può ottenere attraverso i canali tradizionali, come Inps o Inail, ma prestazioni aggiuntive. Una serie di misure che i lavoratori precari spesso ignorano, ma di cui, anche attraverso il sindacato, possono usufruire. Tanto più in una fase così delicata come quella dell’emergenza sanitaria attualmente in corso».
Tra i tanti diritti che spettano ai lavoratori somministrati, garantiti da risorse degli Enti bilaterali, ci sono prestazioni emergenziali di diverso genere, particolarmente collegate alla pandemia: ricoveri ospedalieri o a casa per Covid 19, contributo per l’acquisto di materiale informatico per la DAD per lavoratrici e lavoratori iscritti ad un corso di laurea, contributo per l’acquisto di materiale informatico per lavoratrici e lavoratori che svolgano attività di lavoro in smart working.
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