Caos vaccini, i medici di Medicina Generale di Castellanza fermano la campagna antinfluenzale

Il vaccino sarebbe stato disponibile solo a partire dalla seconda settimana di dicembre (data non specificata) per un quantitativo insufficiente: "Costretti a sospendere la campagna e annullare gli appuntamenti"

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A sole due settimane dall’inizio della campagna antinfluenzale di Regione Lombardia i medici di Medicina Generale dello studio medico di Via Vittorio Veneto a Castellanza si vedono costretti in ad interrompere le vaccinazioni che sono state programmate presso i locali della Biblioteca, messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale. Lo afferma Maria Beatrice Pagani, referente e programmatrice dello studio.

L’evento scatenante è da far risalire ad una nota pervenuta in data 24 novembre da ATS, che affermava la necessità di una ricognizione da parte di Regione Lombardia in merito alle molte segnalazioni dei colleghi circa le dosi non ancora pervenute. La stessa ha aggiunto che, a causa di un ritardo di consegna da parte della ditta produttrice, il vaccino sarebbe stato disponibile solo a partire dalla seconda settimana di dicembre (data non specificata) per un quantitativo complessivo pari a 31.810 dosi per ATS Insubria.

Apparentemente il numero sembra elevato ma contando che ATS Insubria comprende 17 distretti per un quantitativo totale di 1.285 medici, ciascuno dei quali in media deve ancora vaccinare 200 pazienti, la domanda che sorge spontanea ai nostri medici è: «Le fiale saranno sufficienti oppure saremmo costretti a non garantire la vaccinazione ad alcuni di essi?». A rendere ancor più grave la situazione c’è il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale che sancisce a ciascun medico come obiettivo minimo perseguibile di vaccinare almeno il 75% dei propri pazienti.

«Siamo indignati – reclama la Dottoressa Nasuelli Daniela, portavoce dei medici di Via Veneto – “non è possibile lavorare in questo modo: siamo stati costretti non solo a sospendere la campagna vaccinale, ma anche ad annullare gli appuntamenti presi con gli under 65 in seguito alla nota di rettifica di ATS, e ad indirizzarli all’ASL di Busto Arsizio e alle sedi dei Centri Vaccinali di ASST Lariana».  Aggiungono gli altri medici dello studio: «Ci siamo mossi con largo anticipo già dal mese di ottobre abbiamo iniziato a programmare le vaccinazioni e a registrare i nominativi dei pazienti ed ora, dobbiamo riprogrammare le sedute e posticipare il tutto dopo il 10 dicembre».

Come si evince dalle dichiarazioni rilasciate, l’amarezza e lo sconforto è ampiamente diffuso. I medici hanno ritenuto importante sottolineare che da parte loro non c’è alcun interesse a sprecare vaccini o non vaccinare i propri pazienti; anzi hanno fortemente dichiarato: «Mai come quest’anno con una pandemia mondiale in corso, vaccinarsi risulta un importante mezzo di prevenzione e protezione. Cari pazienti noi non ne abbiamo colpe, appena avremo novità sarete contattati».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Dicembre 2020
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