Che cos’è la sindrome di Raynaud
Un vasospasmo di parte della mano conseguenza di uno stress emotivo o semplicemente del freddo: è ciò che distingue la sindrome di Raynaud

Un vasospasmo di parte della mano conseguenza di uno stress emotivo o semplicemente del freddo: è ciò che distingue la sindrome di Raynaud, una condizione che provoca, per una o più dita della mano, non solo una sensazione di dolore, ma anche un’alterazione reversibile del colore della pelle. Per saperne di più, abbiamo approfondito l’argomento con l’aiuto del team di Noacademy.
Come si manifesta la sindrome di Raynaud?
Sulle dita si possono manifestare degli eritemi o del pallore; a volte le dita possono diventare cianotiche, ma ci sono anche casi in cui la variazione del colorito assume più manifestazioni nello stesso momento. questo disturbo colpisce circa 1 persona su 20, e le donne lo sono di più. Ci sono differenze anche dal punto di vista dell’età, nel senso che gli anziani sono meno interessati rispetto ai giovani. La sindrome di Raynaud può essere primitiva o secondaria, e i test diagnostici servono anche a differenziare le due situazioni. Per i casi non complicati, il trattamento prevede di evitare il fumo di sigarette e il freddo. In base alle necessità ci può essere bisogno di un sostegno psicologico, sotto forma di biofeedback, e possono essere prescritti dei farmaci: la prazosina o la nifedipina.
Quali sono i sintomi tipici?
Le parestesie, il dolore urente e la sensazione di freddo sono i sintomi più tipici, insieme con le variazioni di colorito a intermittenza delle dita. A determinare tali situazioni possono essere delle vibrazioni, uno stress emotivo o la semplice esposizione al freddo: ecco perché in molti casi è sufficiente rimuovere lo stimolo per far regredire il quadro. Infatti basta riscaldare le mani per ritrovare la sensibilità e fare in modo che le dita riprendano il proprio colore. Le variazioni del colorito possono essere monofasiche, se si presentano solo la cianosi o solo il pallore, o bifasiche in presenza di cianosi ed eritema. Ci possono essere, comunque, variazioni trifasiche: si inizia con il pallore, si continua con la cianosi e si arriva all’eritema, dopo il riscaldamento, correlato all’iperemia reattiva.
Cosa prevede il trattamento?
Come si è già accennato, per prima cosa è indispensabile allontanare i fattori scatenanti. In particolare, il trattamento della forma primitiva prevede il ricorso a tecniche di rilassamento nel caso in cui lo stress debba essere annoverato tra i fattori scatenanti. I trattamenti comportamentali abbinati a farmaci possono comportare l’impiego di pomate alla pentossifillina o alla nitroglicerina, anche se allo stato attuale non esistono evidenza che sostengano l’utilizzo di routine. Sono controindicati, invece, i preparati a base di ergotamina, la clonidina e i betabloccanti, dal momento che possono peggiorare o addirittura innescare i sintomi essendo causa di vasocostrizione.
Come si effettua la diagnosi?
La diagnosi è di tipo clinico. Va detto che la variazione di colore delle dita come conseguenza del freddo è un sintomo tipico anche delle acrocianosi, che tuttavia possono essere distinte facilmente rispetto alla sindrome di Raynaud in quanto comportano un cambiamento prolungato che non provoca dolore, ulcere o alterazioni trofiche. La variazione, inoltre, è difficilmente reversibile. Tornando alla sindrome di Raynaud, è possibile distinguere clinicamente anche le forme primitive e secondarie, attraverso esami del sangue di routine ed esami strumentali vascolari ambulatoriali.
Come si devono interpretare i reperti clinici?
Un esame obiettivo che permetta di identificare un fattore causale e un’anamnesi meticolosa, pur risultando utili, non sempre sono diagnostici. Una sindrome di Raynaud primitiva può essere ipotizzata in mancanza di gangrena o necrosi tissutale e quando ci sono attacchi simmetrici di entità modesta che coinvolgono tutte e due le mani. In circa il 70% dei casi l’insorgenza avviene prima dei 40 anni di età. Si può pensare a una sindrome di Raynaud secondaria, invece, quando si riscontrano delle lesioni ischemiche e si verificano attacchi dolorosi gravi, anche unilaterali e asimmetrici. Serve, poi, un’anamnesi che permetta di ipotizzare una condizione patologica associata.
Quali esami di laboratorio possono essere prescritti?
La misurazione delle pressioni digitali e la fotopletismografia digitale sono gli esami ambulatoriali vascolari. Ad essi vanno aggiunti i più importanti esami del sangue che permettono di diagnosticare le malattie vascolari del collagene, attraverso la misurazione del fattore reumatoide, degli anticorpi antinucleari e della velocità di eritrosedimentazione.
Cosa serve sapere per riconoscere la sindrome?
La sindrome secondaria a una patologia del connettivo in alcuni casi può evolvere in una gangrena delle dita molto dolorosa. Se, invece, la sindrome è secondaria alla sclerodermia, in corrispondenza delle estremità delle dita si possono formare delle ulcere infette altamente dolorose. La sindrome colpisce raramente il pollice, mentre coinvolge più spesso l’indice, il medio e l’anulare. La durata del vasospasmo è variabile: può essere di pochi minuti o di alcune ore. Nel caso della sindrome di Raynaud primaria, comunque, esso non è mai così grave da provocare dei danni permanenti ai tessuti colpiti.
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