Quel 14 febbraio in cui a Rimini ci lasciò Marco Pantani
Era il 2004, diciassette anni fa, era un sabato: un giorno mai dimenticato dagli appassionati di ciclismo

Per i più il 14 febbraio è il giorno di San Valentino. Ma non per gli appassionati di ciclismo, a cui ogni anno torna alla mente l’amaro 14 febbraio del 2004, quando morì il grande Marco Pantani.
La sera di quel sabato 14 febbraio infatti, il corpo del ciclista romagnolo venne ritrovato senza vita nel residence di Rimini in cui si era rifugiato a vivere. Aveva 34 anni.
È stato l’ultimo ciclista avvolto dall’aura di mito del campione, forse anche per quella sofferenza che si portava dietro («Vado così forte in salita per accorciare la mia agonia», disse a Gianni Mura), forse per quella disperata parabola che dal 1999 l’aveva portato a perdersi. O forse solo per i risultati, culminati nella doppietta Giro-Tour del 1998: è l’ultimo ciclista, ad oggi, ad aver compiuto quell’impresa (foto: wikimedia).
In diciassette anni la sua morte è stata seguita da mille speculazioni, ipotesi di omicidio, spesso rilanciate anche dalla stampa. Ma anche da un affetto mai spento, quello dei tanti tifosi. Lo ricordano i monumenti sul Fauniera e al Mortirolo, la splendida biglia gigante sulla A14, un grande monumento è in progetto a Montecampione.
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