Un nuovo sentiero sul Monte Orsa in onore del super volontario Sergio Ficacci
Il nuovo percorso è stato realizzato dagli instancabili volontari dell'associazione Amo-Amici del Monte Orsa, che hanno aperto, sistemato e valorizzato un viottolo semi nascosto nel bosco
E’ stato inaugurato oggi pomeriggio sul Monte Orsa un nuovo sentiero che arricchisce le opportunità escursionistiche nell’area italiana del sito Unesco del Monte San Giorgio.
All’inaugurazione, che si è svolta a numero chiuso a causa delle restrizioni anti Covid, hanno partecipato il Commissario prefettizio di Saltrio Giuseppe Carollo, il sindaco di Viggiù Emanuela Quintiglio, il vicesindaco di Clivio Matteo Amisano, e i rappresentanti di numerose associazioni dei tre comuni. All’inaugurazione ha partecipato anche don Giorgio Ponti fino all’anno scorso parroco di Saltrio, insieme all’attuale parroco don Eugenio. Don Giorgio ha benedetto la stele in pietra, opera dello scultore Ezio Negretti, che accoglie i visitatori all’inizio del sentiero.
Il nuovo sentiero è stato dedicato a Sergio Ficacci (nella foto sotto), indimenticabile volontario scomparso nel 2019 che ha lasciato un segno importante in queste comunità con il suo impegno nella Protezione civile, nel gruppo Ars e in tante iniziative che hanno portato alla valorizzazione del territorio. «Per noi è stato “il volontario dei volontari” – dice Claudio Gavarini di Amo – Una persona che è sempre stata a disposizione degli altri, che ha sempre collaborato con tutte le associazioni, dando il suo tempo, la sua passione e tante idee che si sono poi concretizzate. E’ per questo che per noi di Amo è e rimarrà sempre il socio n.1».
A realizzare il nuovo percorso sono stati gli instancabili volontari dell’associazione Amo-Amici del Monte Orsa, che hanno aperto, sistemato e valorizzato un viottolo semi nascosto nel bosco, percorso da animali e rari escursionisti esperti della zona. Ora si può percorrere in sicurezza per arrivare con una bella passeggiata dagli uffici della Cava Salnova fino alla Cava La Brusata, recentemente recuperata e valorizzata a scopo turistico sempre dai volontari di Amo.
«E’ stato un bel momento di comunità, di condivisione e di volontariato, molto importante ed unico – scrive il sindaco di Viggiù Emanuela Quintiglio – Grazie a chi ha permesso tutto questo!».

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