Cuveglio, quando la bici rotta si portava “dal Silvio“ ad aggiustare
Sessant’anni di riparazioni di padre in figlio nel centro storico del paese in Valcuvia
Correva l’anno 1961 quando, in quella che ancora oggi è una vecchia casa di cortile situata nel centro storico di Cuveglio, più precisamente in Via del Pozzo 5, iniziava una nuova attività, che riguardava principalmente la riparazione di biciclette, ma che si spingeva perfino all’aggiustatura di motociclette – per i più fortunati che a quei tempi potevano permettersi il lusso di possederne una. Il porticato dell’abitazione in questione, era stato adibito per contenere un’officina e, sia con il sole e la leggera brezza estiva, che con l’inverno e le sue temperature più rigide, il luogo in cui si lavorava rimaneva sempre lo stesso.
Tutti i vari attrezzi del mestiere non erano appesi, come invece si usa fare oggi, su pannelli forati, ma, quelli che si era soliti usare meno comunemente, venivano riposti su vecchie assi di legno appese al muro in un’antica cantina. Al contrario, quelli che erano di uso quotidiano, si potevano trovare in cassette dello stesso materiale e facilmente trasportabili in caso di necessità.
Il tipo di riparazioni più comuni che si effettuavano, riguardavano la sistemazione delle forature delle camere d’aria e la sostituzione di cavi dei freni nelle biciclette.
Chiunque conosceva “il Silvio delle biciclette”; era soprannominato così dalla maggioranza, dato principalmente dal fatto che lui sapeva sempre trovare la soluzione a ogni problema dei mezzi a due ruote.
Trascorsero dodici lunghi anni, fino a quando, nel 1973, quella vecchia casa venne chiusa e – attività compresa – venne trasferito tutto nella nuova abitazione in Via Asilo 6.
Verso il tramonto degli anni Settanta, venne in suo aiuto anche il figlio Mario, che nel frattempo aveva terminato le scuole medie e i meccanici divennero quindi due. Mario prosegue tuttora con grande passione e altrettanti ricordi che rimarranno sempre presenti nel suo cuore, lo svolgimento dell’attività del caro papà cominciata così nel tempo che fu.
(racconto a cura di Renato Furigo)
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