Con la ripresa tornano gli “spalloni“ del contante: fermati a Brogeda 350 mila euro non dichiarati
È il risultato dell'attività di controllo della dogana comasca nel corso delle ultime settimane
Continua l’attività di vigilanza dei Funzionari dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli della Sezione Operativa Territoriale (SOT) di Ponte Chiasso e dei militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Ponte Chiasso, diretta a contrastare il traffico transfrontaliero di valuta.
Nelle scorse ore, presso il valico autostradale di Brogeda, è stata rinvenuta la somma di 68.500 euro, portata al seguito da un cittadino austriaco residente in Svizzera, che aveva dichiarato di detenere “solo” 40.000 franchi. A seguito del controllo della dichiarazione resa, invece, sono stati scoperti, sulla persona del transitante, 75.350 franchi, di cui 73.000 in tagli da 1.000.
In mancanza delle condizioni per consentire al trasgressore di accedere al beneficio dell’oblazione, si è proceduto, nei termini di legge, a sequestrare il 50% dell’eccedenza – pari a euro 29.250, trattenendo la somma di 32.190 franchi, cui sono state successivamente aggiunte le commissioni per il cambio valuta. Tale somma è sequestrata a garanzia del pagamento della sanzione amministrativa determinabile dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in una misura che può andare dal 30% al 50% dell’eccedenza stessa.
Nel corso delle ultime settimane, si è altresì proceduto alla contestazione di ben nove violazioni dell’obbligo di dichiarazione valutaria prescritto dal D. Lgs. n. 195/08 di somme superiori ai 10.000 euro, per un totale di 275.805 euro. Sussistendone le condizioni, i trasgressori sono stati ammessi al beneficio dell’oblazione immediata, pagando contestualmente un importo pari al 15% dell’eccedenza, per un totale di 27.871 euro.
Dei trasgressori, quattro avevano cittadinanza italiana e i restanti belga, tedesca, svizzera, serba e kosovara.
L’attività posta in essere, volta a garantire l’osservanza delle prescrizioni del D. Lgs. n. 195/08 in materia valutaria, si inquadra in un più generale dispositivo di controllo al confine, in costante sinergia tra Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e Guardia di Finanza.
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