Gli studenti di archeologia a Castelseprio, fra maltempo, serate di studio e bar
Gli studenti universitari venuti a Castelseprio per occuparsi degli scavi archeologici si sono distinti per impegno e dedizione, facendosi apprezzare da tutti
Una giornata a scavare, poi, al sopraggiungere del tramonto, la necessità di fermarsi. Il ritorno alle scuole elementari, dove l’Amministrazione comunale di Castelseprio aveva messo a disposizione gli spazi per dormire la notte, così da essere già operativi di primo mattino al parco archeologico seprese.
E’ stato un mese di lavoro intenso per gli studenti di Archeologia dell’università Cattolica, guidati dal professor Marco Sannazaro, professore ordinario di Archeologia cristiana e medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’UCSC e direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dello stesso Ateneo. Settimane in cui purtroppo il gran caldo – prima – e il maltempo – successivamente – hanno reso difficile le attività di scavo. Lo ha raccontato con sincerità Elisa Dal Galdo, una dei relatori della serata di presentazione del risultato della campagna 2021 insieme a Leonardo De Vanna, Mauro Vassena e Alessandro Bona: «Immaginate di lavorare per un giorno intero, scavando e riportando alla luce frammenti di materiali e oggetti: una notte di temporale e ritrovate l’indomani tutto sommerso dal fango. E’ stato davvero difficile, ma non ci siamo persi d’animo».
Dal Galdo mostra una slide con una superficie di lavoro degli scavi completamente sommersa dal fangoGià, perchè i ragazzi – circa una ventina, provenienti da diverse province – che hanno raggiunto Castelseprio per la campagna di scavi 2021 hanno mostrato un impegno che non è passato inosservato. A tesserne le lodi, in primis, il sindaco Silvano Martelozzo, colpito favorevolmente dal loro entusiasmo: «Ho avuto modo di vederli lavorare e posso davvero affermare che in tutti loro c’è una grande passione per l’archeologia. Dopo una giornata al parco archeologico, rientravano negli spazi a scuola che abbiamo messo loro a disposizione per la notte: instancabili, dopo cena, accendevano i loro Pc per mettersi a studiare e ad approfondire quanto trovato negli scavi. Siamo davvero grati al professor Sannazaro e al suo gruppo per l’entusiasmo e la dedizione con la quale hanno affrontato questo mese di lavoro: un mese in cui il maltempo ha causato parecchi problemi, ma il loro impegno ha comunque consentito di raggiungere risultati importanti. Ci hanno infatti chiesto di fermarsi qualche giorno in più e per noi sarà un grande piacere ospitarli ancora».
Una stima e una gratitudine che il professore dell’università Cattolica ha mostrato di ricambiare: «Grazie veramente alla Soprintendenza e all’Amministrazione comunale di Castelseprio per l’accoglienza a noi riservata – ha tenuto a rimarcare Sannazaro – E grazie ai sepresi; i nostri ragazzi non hanno soltanto scavato e studiato, ma si sono anche mossi sul territorio, andando nei negozi o al bar: ovunque, sono stati trattati con gentilezza e cortesia».
Il gruppo di studenti e professori dell’Università Cattolica, insieme al sindaco Martelozzo e alla Soprintendente alle Belle arti MasseroliUn rapporto di collaborazione destinato a proseguire negli anni. La campagna di scavi di questo gruppo dell’università Cattolica, iniziata nel 2016, è continuata tutti gli anni (2020 escluso a causa della pandemia) e ogni volta, con i saluti, c’è sempre stato lo sguardo proiettato al futuro, con nuovi progetti e nuove sfide.
Lo è anche quest’anno: gli archeologi non sono ancora andati via, ma già progettano come muoversi nell’estate 2022.
Intanto Castelseprio è pronta ad accogliere le altre università che raggiungeranno la valle Olona per approfondire altre aree del sito, dopo l’Università Cattolica e l’Università di Chieti – che hanno lavorato a luglio – arriveranno l’Università di Padova e infine di nuovo l’ateneo milanese con un gruppo diverso da questo: «L’obiettivo della Soprintendenza alle Belle Arti è valorizzare e tutelare le ricchezze di questo sito – ha spiegato Sara Masseroli, soprintendente archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincia di Varese e responsabile del Parco Archeologico e dell’Antiquarium di Castelseprio – e per valorizzare occorre conoscere. Gli scavi archeologici e l’impegno di questi studenti sono quindi fondamentali».
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