Medaglia incredibile per il Varesotto: Giorgia Bordignon è argento nel sollevamento pesi

L'arsaghese non sbaglia neppure un'alzata, mette pressione alle avversarie e a 34 anni ottiene un podio sorprendente a suon di primati italiani. Oro alla canadese Charron

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Un’emozione fantastica per il nostro sport arriva, non pronosticata, dalle pedane olimpiche del sollevamento pesi. Giorgia Bordignon, da Arsago Seprio, conquista una medaglia d’argento meravigliosa nella categoria dei 64 Kg, primo podio assoluto al femminile ai Giochi per l’Italia che in questa disciplina aveva già colto il bronzo con il friulano Mirko Zanni.

A 34 anni Giorgia, tesserata per le Fiamme Azzurre, mette a segno la gara perfetta: sei alzate valide su sei, un grande approccio nello strappo dove è seconda a pari merito con 104 chili e poi un’altra serie senza tentennamenti nello slancio mentre accanto a lei le avversarie faticavano a trovare le giuste misure. Alla fine l’oro è andato alla canadese Charron con Bordignon capace di sollevare 128 chili nello slancio e un totale di 132 chili polverizzando i primati italiani nella categoria.

Una impresa bagnata dal pianto e illuminata dal sorriso: Bordignon è scoppiata in lacrime subito dopo le alzate fallite dalla colombiana Perez Tigrero e dall’inglese Davies, le ultime che potevano toglierle la gioia del podio. E poi, il sorriso irrefrenabile una volta capito che su quel podio ci sarebbe salita lei, una ragazza che entrò in palestra a 16 anni (a Somma Lombardo) per curiosità e che per la pesistica si è trasferita da anni a Valenzano, in Puglia, così da proseguire in un sogno che oggi è diventato realtà.

«Sono più tranquilla rispetto a Rio, darò il massimo e voglio godermi questa esperienza» aveva raccontato a VareseNews alla vigilia della gara olimpica. E il massimo ha portato addirittura a una medaglia non prevista dai pronostici e dal ranking che mettevano l’arsaghese intorno alla sesta posizione. Ma le gare di sollevamento pesi hanno un lato tattico e psicologico importanti (si può “rilanciare” il peso da sollevare man mano che la competizione prosegue) e non sono solo questione di muscoli. Bordignon ha superato benissimo la prima fase della prova, quella dello strappo, passando indenne a 98 e 101 chili e provando – riuscendoci – anche il bilancere con 104 chili per il nuovo record italiano.

A metà gara quindi, meglio dell’azzurra soltanto Maude Charron con 105, visto che la canadese ha fallito la “fuga” a 108; terza l’atleta di Taipei Chen con 103. Si è così andati allo strappo, nel quale Bordignon ha prima messo fieno in cascina sollevando 121 chili, poi ha sparato la seconda cartuccia a 126 tenendo da parte un terzo tentativo per fare ancora meglio. Lì, una dopo l’altra, le avversarie hanno perso quota e così Giorgia ha polverizzato anche i 128 chili chiudendo la propria gara a 232 totali. Ha tremato Charron, sbagliando a 131, ma poi si è rifatta per andare a prendersi un oro meritato; non così Chen che si è fermata a due chili dall’azzurra per il bronzo mentre la colombiana e la britannica hanno tentato il tutto per tutto, crollando però a 131 e 133 e fermandosi al di fuori dalla zona medaglie.

Quello della pesista nata a Gallarate – anche se vive in Puglia per ragioni sportive – è la seconda medaglia del Varesotto a Tokyo 2020 dopo quella nei 100 rana di nuoto di Nicolò Martinenghi.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Luglio 2021
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