Viaggiare con i bambini in pandemia: i 3 documenti fondamentali e il green pass
Tutti i documenti necessari al viaggio con i figli nella seconda estate di pandemia, in Italia o all'estero, dentro e fuori dall'Unione Europea. Come ottenerli e in che tempi
Grafica di Mohamed Hassan da Pixabay
Il primo documento fondamentale per chi viaggia con i bambini, anche piccolissimi, è la Carta di identità, necessaria anche per gli spostamenti nazionali tra regioni per navi, trani o aerei. Ci sono poi il passaporto per chi sceglie mete extraeuropee e la tessera sanitaria, che ha un suo valore anche all’estero. Ma a questi tre documenti principali in questa estate 2021 se ne aggiunge un quarto: il Green Pass, indispensabile per le famiglie che scelgono di viaggiare in Europa.
GREEN PASS BAMBINI E PANDEMIA
L’entrata in vigore del Green Pass europeo lo scorso 1^ luglio ha armonizzato le regole per chi viaggia tra i diversi paesi europei, ma la situazione è in continua evoluzione e quindi prima di mettersi in viaggio verso mete estere, europee e non è sempre bene controllare le norme e gli aggiornamenti in vigore pubblicati, Paese per Paese, sul sito della Farnesina viaggiaresicuri.it .
Altro portale molto chiaro anche nelle grafiche e sempre aggiornato con tutte le informazioni per chi viaggia è Reopen.europa.eu.
Il Green Pass non serve ad oggi per gli spostamenti nazionali (neppure per essere imbarcati su navi o aerei) purché all’interno di regioni bianche o gialle.
Il Green pass serve invece per spostarsi in Europa, eccetto che per i bambini al di sotto dei 2 anni.
La Commissione europea ha proposto che prevalga comunque per i minori (bambini e ragazzi con meno di 18 anni) il principio di unità familiare: ad esempio i figli minori dovrebbero essere esentati dalla quarantena se i genitori in viaggio con loro possono evitarla grazie al Green pass (ad esempio perché vaccinati).
Sempre la Commissione europea propone che i bambini sotto i 6 anni siano esentati anche dei test molecolari per viaggiare (proposta esplicitamente accolta ad esempio dall’Italia). “La tutela della salute rimane però materia su cui ogni Stato è sovrano – ricorda la giurista Benedetta Chiodaroli che collabora con l’associazione Mamme in cerchio per il supporto alla genitorialità – la proposta della Commissione europea quindi non è vincolante per tutti gli stati Ue. per questo prima di partire per l’estero è sempre bene controllare le norme in vigore per l’ingresso in ciascuno Stato, anche se membro dell’Europa Unita”.
Per avere la Certificazione verde dei figli minori è scaricarla dal sito del governo dedicato al Digital Green Certificate che entro il 28 giugno renderà disponibile il documento in formato cartaceo e digitale. Bisogna identificarsi con App Immuni o App IO, oppure tessera sanitaria o identità digitale (Spid e Cie). In alternativa è possibile richiedere il Green Pass anche al proprio medico o al farmacista. In tal caso occorreranno il codice fiscale e la tessera sanitaria.
CARTA D’IDENTITÀ
Quando si prenota un viaggio, all’interno della Comunità europea, o anche su territorio nazionale italiano, è necessario fornire all’operatore anche la Carta di identità del bambino, pure se appena nato.
A rilasciare il documento è l’Ufficio anagrafe del Comune di residenza su richiesta anche di un solo genitore (munito a sua volta di propria Carta d’Identità) che dovrà però presentare allo sportello, assieme alle fototessera del bambino, anche il modulo di autorizzazione all’espatrio compilato e firmato da entrambi i genitori (assieme alla fotocopia della documento di identità del genitore non presente allo sportello).
Attenzione ai tempi: la carta d’identità è per tutti elettronica, anche per i neonati e ad inviarla è il Ministero dell’interno, quindi bisogna mettere in conto un tempo tecnico di almeno 10 giorni- 2 settimane per averla tra le mani dal momento in cui viene richiesta all’Ufficio anagrafe .
Questo documento certifica l’identità del minore e permette l’espatrio nei Paesi dell’Unione Europea e in altri Paesi non comunitari che hanno stipulato un’apposita convenzione.
PASSAPORTO
Se la meta del viaggio è extraeuropea è necessario richiedere un passaporto personale per il bambino. La procedura richiede fino a tre settimane. Gli uffici competenti sono quelli della Questura della propria città.
TESSERA SANITARIA
Anche se non indispensabile all’espatrio o alla prenotazione del viaggio, la Tessera sanitaria è comunque un documento fondamentale perché rappresenta lo strumento con cui ogni cittadino viene identificato nei rapporti con gli enti e le amministrazioni pubbliche.
In caso di viaggio, garantisce al bebè la possibilità di usufruire delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale ed è valida anche all’estero, perché consente di usufruire dell’assistenza sanitaria in tutti i paesi dell’Unione Europea e in altre nazioni con cui sono in vigore apposite convenzioni.
Per ottenere la tessera sanitaria del bambino in Lombardia, il genitore deve recarsi all’Agenzia delle Entrate della propria città e compilare l’apposito modulo. Sarà quindi consegnato un documento provvisorio in attesa che la Tessera sanitaria, recante anche il Codice fiscale del nascituro, venga recapitata a casa.
In era covid i tempi per la consegna del documento sono aumentati e potrebbero essere necessari anche 1 o 2 mesi per il recapito.
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