Sfuma il sogno del basket azzurro: Italia fuori a testa alta
La Nazionale battuta 75-84 dalla Francia dopo un match equilibrato: peccato per una percentuale troppo bassa da 3. Fontecchio-Gallinari i top scorer per Sacchetti
Si conclude con una sconfitta nei quarti di finale il grande cammino dell’Italia del basket iniziato con il preolimpico di Belgrado e terminato a Tokyo solo al cospetto di una Francia molto più forte sul piano fisico, contro cui gli azzurri escono a testa altissima.
75-84 il finale a favore dei transalpini, ma punteggio che non racconta l’andamento di una gara nella quale la nazionale di Meo Sacchetti è rimasta punto a punto fino a poco più di un minuto dalla fine. A mancare, oltre al già citato atletismo (e del resto era una differenza nota), la precisone dall’arco dei 3 punti: solo 7/33 per l’Italia che – non a caso – quando ha infilato qualche conclusione da lontano all’inizio dell’ultimo periodo ha colmato un distacco in doppia cifra dai francesi. (foto FIBA)
A livello individuale, gli azzurri hanno avuto un’ottima prova offensiva dalla coppia Fontecchio-Gallinari: il primo (23 punti) è salito di tono dopo un avvio difficile contro l’ottimo Batum, il secondo ha via via preso confidenza con la partita siglando 21 punti con 10 rimbalzi e facendo anche il possibile in difesa contro i centimetri e la qualità di Gobert. Al quale è stato risparmiato un fallo tecnico in un momento cruciale.
Proprio il pivot è stato il principale rebus per l’Italia con i suoi 22 punti mentre Batum ha chiuso in doppia-doppia (15+14); tra gli esterni invece è stato Huertel (10 con 5 assist) a mettere in difficoltà i piccoli di Sacchetti, con Mannion che stavolta ha pagato lo scotto di un match di questo livello (appena 1/10 al tiro, 5 punti). Male anche Melli che aveva giocato molto bene con la Nigeria ma che stavolta ha chiuso con appena 2 in 14′ di impiego, tanto che Sacchetti non lo ha mai affiancato a Gallinari preferendogli Ricci o Polonara (15+7).
La Francia, che ha già battuto gli USA nel girone, confermano tutta la propria qualità e vanno in semifinale proprio come gli americani, bravi a piegare con Durant una Spagna veterana all’ultimo ballo (Rubio 38). Avanti bene anche la Slovenia di Doncic e Dragic sulla Germania in attesa di Luis Scola e dell’Argentina accoppiata all’Australia, ultima partita dei quarti. Per l’Italia la consapevolezza di un grande cammino, fermatosi a un soffio dal sogno semifinale tra gli applausi di tutto il mondo dei canestri.
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Italbasket che, nell’utimo mese, ha superato ogni più rosea previsione. Grande Meo e ogni singolo giocatore. Scola: mai visto su campi olimpici un’ovazione di 2 minuti da parte di ogni presente, a partire dalla squadra avversaria. Che abbia giocato a Varese, dove speriamo possa proseguire la sua vita (agonistica e non), è un onore grandissimo. E’ una VERA LEGGENDA del Basket Mondiale.