11 settembre 2001, i ricordi dei nostri lettori

I giornalisti di VareseNews e i lettori ricordano l'11 settembre, riportando la memoria al momento in cui seppero degli attentati terroristici alle Torri Gemelle

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Abbiamo chiesto ai nostri lettori di riportare la memoria indietro a quell’undici settembre 2001 che sconvolse il mondo.

Alessandro Baricco scrisse in un editoriale sul quotidiano “la Repubblica”, pubblicato il 12 settembre 2001, che “Tutti ci ricorderemo dov’eravamo in quel momento“. È davvero così? A distanza di vent’anni ci ricordiamo cosa stavamo facendo quando vedemmo le immagini degli aerei che si schiantavano contro il World Trade Center?

I ricordi della redazione

Abbiamo chiesto anche all’interno della redazione di VareseNews di raccontarci cosa stavano facendo quando seppero dell’attacco alle Torri Gemelle.

Chi si trovava al supermercato e lo seppe in cassa, chi all’università, chi stava dormendo e fu svegliato da qualcuno che voleva avvisarlo. Fra le risposte più significative, quelle dei giovani del gruppo, che erano solo bambini vent’anni fa: i loro aneddoti sanno raccontare della consapevolezza che ora, da adulti, si possiede della tragicità dell’evento, unita allo stupore inconsapevole dell’infanzia.

Valentina racconta: «Avevo 9 anni e insieme a mio fratello e mia sorella stavamo guardando un cartone animato su Italia 1. Ricordo molto bene che ad un certo punto hanno interrotto il cartone e mandato in onda in diretta su tutte le emittenti televisive le immagini delle torri gemelle. Ricordo le torri in fiamme e le persone che si lanciavano giù dagli edifici. All’inizio, da bambini quali eravamo, pensavamo fosse un film e ci lamentavamo dell’interruzione del cartone animato. Poi siamo corsi da mia mamma che ci ha spiegato che purtroppo erano immagini reali».

Anche Marco ricorda l’interruzione dei cartoni animati: «Io avevo 10 anni e stavo guardando i cartoni. Ricordo che mi colpì il vedere il mio cartone interrotto e che poi passando tutti i canali ci fossero sempre le stesse immagini. E ricordo che poi mi misi a disegnare quello che vedevo alla Tv…senza capire benissimo credo cosa stessi disegnando».

Un linguaggio nuovo, intriso di termini che fanno paura, che pervade l’età dell’infanzia, è centrale anche nel racconto di Nicole: «L’11 settembre 2001 ha decretato la fine della mia innocenza e del mondo così come lo conoscevo. Era il secondo giorno di elementari e tornando a casa avevo raccontato delle maestre e della scuola. L’attacco alle due torri interruppe il programma della Melevisione che stavo guardando: lì per lì non capii cosa stesse succedendo. Mi lamentai del programma interrotto e chiamai mia madre. Dal terrore che si materializzò sul suo volto iniziai a capire la portata dell’evento. Dal giorno dopo in avanti la sfera della mia conoscenza si allargò agli Stati Uniti, alla guerra imminente, ai talebani e all’Islam, al predefinente Bush, al nemico Osama Bin Laden e all’Afghanistan, così lontano da noi ma che sembrava così terribilmente vicino».

11 settembre, il memorial Ground Zero

I ricordi dei nostri lettori

IL SENSO DI INCREDULITA’

Numerose e differenti le testimonianze che i nostri lettori ci hanno inviato, Rispondendo sui social o compilando il form che vi abbiamo proposto, centinaia di persone hanno voluto condividere il loro ricordo del momento in cui seppero che qualcosa di tragico ed inimmaginabile stava avvenendo negli Stati Uniti.

Ma stava davvero avvenendo? O si trattava di immagini di un film, una scena hollywoodiana?

Il senso di incredulità e sgomento per scene che sembravano irreali sono fra i ricordi più diffusi fra i nostri lettori.

«Mi trovavo a Milano, dove abitavo, e avrei dovuto prendere la metro per tornare a casa, ma erano chiuse, sbarrate, tornai a casa in tram in un surreale clima di paura e fretta di arrivare e informarsi di ciò che era successo» ricorda la varesina Rosanna.

Angelo, di Venegono Inferiore, ignaro della tragedia perché al mare, alla sera pensò ad una rappresentazione cinematografica: «Ero in spiaggia, in Sardegna dove non si riceve il cellulare, così nessuno ha potuto informarmi. Arrivato a casa verso le 19, ho acceso la tv e in quella vedo la torre che crolla, mi sono detto “Che strano che a quest’ora la Rai trasmetta certi film” . Invece era la realtà».

Il ricordo che ci propone Marina, di Varese, mostra l’invadenza della tragedia anche in un luogo di gioco e spensieratezza per l’infanzia: «Ero al Labirinto a Gallarate; i miei due bimbi di 5 e 7 anni giocavano nel labirinto di palline colorate mentre io leggevo un libro. La televisione ad un certo punto trasmette immagini spaventose delle Torri in fumo … Visitai le Torri nel lontano 1984, pensai ad un film dell’orrore … non era così».

Simbolico è il ricordo di Mario di Besozzo, che in un negozio di elettrodomestici vide l’impatto in tutti i televisori in vendita: «Ero a Varese. Dovendo comprare un televisore nuovo decisi di aspettare mia moglie in un grande negozio di elettrodomestici. Mi affacciai alla vetrina e vidi su una grande quantità di schermi una delle torri che bruciava. Entrai pensando ad un film. Poi vidi arrivare il secondo aereo e fu come se anch’io fossi colpito! Fu tremendo!»

LA CANCELLAZIONE DEI VOLI

Raffaella Mascolo l’11 settembre 2001 era a lavoro a Malpensa e racconta le conseguenze immediate sui voli in partenza, con l’interruzione del traffico aereo: «Avevo appena staccato dal turno di rampa in posta a Malpensa. Rientrammo tutti subito per aiutare e spiegare (in shock) ai vari passeggeri di voli bloccati a terra, perché non sarebbero potuto partire a breve».

Un disagio confermato anche da Ezio, di Canegrate, che visse il momento dalla prospettiva opposta, non come impiegato in aeroporto, ma come passeggero: «Ero a Vancouver in hotel, appena svegliato accesi la Tv e distrattamente dalle prime pensai a un doumentario sul primo attentato quello del 1993, ma era a febbraio e nevicava, ora era estate. Il volo lo avevo proprio l’11/9: ripartii dopo quattro giorni. L’aeroporto era stato subito chiuso poiché facevano atterrare gli aerei dagli USA»

L’IMPATTO SUL MONDO DEL LAVORO 

Lorena, da Vergiate, l’11 settembre stava lavorando proprio con cittadini americani e racconta: «Quel giorno ero in Fiera Milano Moda In, un evento internazionale per accessori moda. Appena i clienti americani comunicarono l’accaduto, nel giro di cinque minuti si svuotarono i padiglioni: ho impresso nella memoria l’autostrada A8 deserta e senza aerei in cielo, da quel momento era cambiato tutto».

11 settembre wiki
Il crollo della prima torre (foto tratte da Wikipedia)

LO SGOMENTO CONDIVISO ANCHE CON GLI SCONOSCIUTI 

Molto particolare è il ricordo di Paolo, di Casciago, che ci riporta a quella sensazione di angoscia condivisa con le persone – anche sconosciute – che avevamo intorno: «Ero in macchina nelle Langhe per rilievi geologici: ad un certo punto alla radio sento la notizia della torre nord. Mentre le persone del paesino escono in strada, nella confusione una persona m’invita a casa sua a vedere le immagini della Tv…dal dolore è nata un’amicizia».

In quel momento l’interesse mediatico era totalmente indirizzato verso gli attentati, come ci rammenta Nadia Amato: «Ricordo benissimo anch’io. Ero da poco tornata da lavoro, accendo la TV: un silenzio mai visto, faceva ancora caldo, c’erano tutte le finestre del vicinato aperte. Da ogni casa si sentiva come tutti fossimo collegati per seguire questa tragedia, non lo dimenticherò mai».

La preoccupazione per l’incolumità di chi si trovava nei pressi delle Twin Towers è un altro elemento distintivo di quel momento. «Ero appena arrivata in ufficio ed ho trovato l’allora mio datore di lavoro di fronte al PC che provava a rintracciare i parenti e cercava altre notizie. Quella mattina in tribunale l’aria era pesante e non si parlava d’altro. Sgomento, rabbia, tristezza, impotenza» ricorda Cristina Zanacchi.

LA PAURA PER IL FUTURO

Un’altra sensazione comune fra i nostri lettori è stata la percezione del pericolo possibile anche in Italia. Ce lo ha raccontato Alessandra di Varese: «Ero al MC Donald’s in Galleria a Milano con mio marito e il mio bimbo di 9 mesi. Appena abbiamo visto le immagini sul maxi schermo siamo scappati via: abbiamo capito subito che i luoghi simbolo americani erano sotto attacco e quindi anche quel MC Donald’s poteva essere un luogo pericoloso. Non dimenticherò mai quei momenti di paura e incredulità».

Tanti ricordi, tutti diversi, ma accomunati dalla medesima consapevolezza: l’11 settembre 2001 resterà nella nostra memoria per sempre. 

Ecco tutti i ricordi

Santina Buscemi
santina.buscemi@gmail.com

Amo raccontar dei paesini, dove la differenza la fanno le persone comuni che si impegnano in piccole associazioni. È di loro che scrivo..e mi emoziono sempre un po'. Anche questo è VareseNews.

Pubblicato il 11 Settembre 2021
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