Crescono i casi nelle scuole e il sistema dei tamponi Ats è in sofferenza
La capacità di erogazione supera i 1600 tamponi al giorno tra le province di Varese e Como. Ma l'aumento incisivo "sta determinando criticità puntuali" in ambito scolastico. L'appello ai genitori: "Non presentatevi spontaneamente"
Con il nuovo Protocollo scolastico delle quarantene e con l’aumento dei casi – in generale e nelle scuole – il sistema dei tamponi di sorveglianza è in sofferenza.
Ats Insubria (che ha competenza sulle province di Varese e Como) comunica che si sta registrando un significativo incremento delle richieste del numero di tamponi per la sorveglianza attiva dei contatti scolastici, necessari per consentire il regolare svolgimento in presenza delle attività didattiche.
Ad oggi, la capacità di erogazione da parte delle ASST supera complessivamente i 1600 tamponi al giorno sul nostro territorio, “tuttavia il repentino incremento che si sta osservando nella richiesta in ambito scolastico, sta determinando criticità puntuali, con possibili disallineamenti temporali dei tamponi di sorveglianza (T0 – T5), che potrebbero essere proposti in alcune situazioni oltre le 48 ore dal contatto con il caso positivo, come indicativamente previsto dal Protocollo ministeriale”.
“Ats Insubria si è già attivata per garantire, con il coinvolgimento delle ASST territorialmente competenti, un ulteriore incremento della disponibilità di erogazione dei tamponi di sorveglianza, in coerenza con le aumentate necessità di testing emergenti in ambito scolastico, da mettere in relazione al progressivo aumento dei casi di positività tra i più giovani”.
In questo contesto, Ats invita “genitori e scuole ad evitare la pratica dell’autopresentazione presso i punti di erogazione tamponi ospedalieri, rispettando gli appuntamenti fissati dalle ASST, per non determinare un ulteriore sovraccarico organizzativo nella esecuzione e nella refertazione dei tamponi, specie in questa fase di recrudescenza epidemica”.
Anche in provincia si sono moltiplicati i casi nelle scuole. Uno dei focolai più vasti è stato quello alle primarie di Crenna di Gallarate, a cui ha seguito anche una lettera di un gruppo di genitori sulla gestione da parte di dirigenza scolastica, Comune e Ats.
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