Ferrario (Popolo Riforme e Libertà):«Finto dialogo dalla maggioranza e dal sindaco di Busto Arsizio»
Anche il gruppo che fa capo a Farioli lamenta le difficoltà di instaurare una collaborazione con la maggioranza dopo i segnali di chiusura arrivati dal primo consiglio comunale

Non si è ancora esaurita la cosa polemica a seguito del primo consiglio comunale di Busto Arsizio. Anche dai banchi del gruppo Popolo Riforme e Libertà arrivano critiche e preoccupazione per i primi segnali arrivati dalla maggioranza e dal sindaco Antonelli: «Come minoranza – spiega il consigliere comunale Giuseppe Ferrario – ci saremmo aspettati, nelle settimane che hanno preceduto il consiglio, un contatto per valutare una candidatura largamente condivisa del presidente del consiglio, che come da regolamento e buon senso deve essere super partes e rappresentativo di tutti. Tutto ciò non è avvenuto». Stessa cosa l’aveva affermata il capogruppo del Pd Maurizio Maggioni.
Maggioni (Pd) attacca Antonelli: “Chiede collaborazione o conformismo alle sue idee?”
«Sarebbe stato un messaggio positivo verso la cittadinanza intera e in coerenza anche da quanto dichiarato dal sindaco Antonelli nel suo discorso di insediamento – proseguono i popolari e riformisti -. Faccio riferimento la dove dice “i ragionamenti costruttivi devono prevalere sui NO” e quando dice “bisogna avvicinare i cittadini alla buona politica”. Nonostante questo, abbiamo cercato in aula una possibile via condivisa con la richiesta da parte dei consiglieri Cascio, Farioli e Maggioni di una sospensione di alcuni minuti per valutare una possibile soluzione condivisa. Ne è uscito un nulla di fatto, ha prevalso la legge dei numeri e la rigidità della maggioranza».
Ferrario si dice amareggiato anche per quanto riguarda il messaggio sulla parità di genere rilevando che «non si è colta l’occasione per dare un segnale nuovo alla cittadinanza. Rilevando anche la bocciatura del secondo emendamento sulla parità di genere, dopo che per tutta la serata da diversi esponenti della maggioranza si rimarcava la positiva presenza femminile con cariche amministrative e istituzionali voluta dalla maggioranza stessa, fa mettere in contraddizione quanto dichiarato a quanto votato. La palese contraddizione fa rilevare un preconcetto verso proposte che vengono dalla minoranza senza valutare il merito».
Infine conclude con una speranza «Spero che sia solo uno strascico della campagna elettorale e che da qui in avanti si lavori(pur rispettando i ruoli) per il bene della nostra Busto e dei suoi cittadini».
Il consiglio comunale di Busto Arsizio guidato dalle donne, al via l’Antonelli Bis
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