Palpeggiamenti alle superiori di Luino, professore a processo

I fatti si riferiscono a una denuncia presentata dal dirigente scolastico nella primavera 2018. Il prof: “Mi hanno incastrato”

carabinieri generica

Battute, allusioni sessuali, palpeggiamenti ai glutei e alle gambe. Sono questi i fatti che il Collegio di Varese presieduto da Andrea Crema dovrà accertare per un processo apertosi oggi che vede imputato un ex professore dell’istituto “Carlo Volontè” di Luino.

Le indagini sono partite a seguito di una denuncia presentata ai carabinieri dal dirigente scolastico di quel periodo – primavera 2018 – dopo che il preside aveva raccolto le segnalazioni di alcune studentesse di terza, di due sezioni. Questa mattina sono state sentite alcune ragazze e il preside della scuola ai tempi dei fatti. Da quanto emerso nella prima fase dibattimentale non molto prima della denuncia ai carabinieri c’era stato l’episodio della sottrazione di una verifica che aveva riguardato le alunne di una sezione che si passarono le domande.

L’avvocato della difesa Andrea Prestinoni ha chiesto al preside quale fosse il clima della classe anche alla luce della sottrazione del compito dalla borsa del professore avvenuto secondo il legale il 17 aprile cui è seguito un consiglio di classe che ha visto coinvolto le due sezioni, col sospetto che il compito fosse passato da una classe all’altra. “Per questo la verifica successiva venne annullata”, ha spiegato Prestinoni leggendo una mail dell’imputato che riguardava la comunicazione  dell’annullamento del compito. Dopo l’episodio del furto venne preso un provvedimento disciplinare nei riguardi delle studentesse ritenute responsabili del furto. L’imputato inoltre, come emerso dalla testimonianza del dirigente, svolgeva anche attività di tutoraggio nei processi di alternanza scuola lavoro nel periodo estivo (maggio/luglio 2018). L’anno scolastico successivo il professore si è trasferito volontariamente in un altro istituto scolastico prima di apprendere della denuncia. L’imputato ha reso dichiarazione spontanea dicendo di aver saputo della denuncia il 13 settembre: “Quel giorno arrivó a scuola la polizia a consegnarmi la denuncia”. A margine dell’udienza sempre l’imputato ha sostenuto di essere stato “incastrato” dagli studenti per la faccenda legata alla sottrazione delle domande del compito in classe.

L’accusa è quella di violenza sessuale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Novembre 2021
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