Rigenerando il parco: la settima Festa dell’albero a Villa Cagnola
Oltre 80 studenti delle classi 3^ e 4^ della primaria del Ic di Gazzada Schianno hanno piantumato tre carpini e un'olea fragrans nel Parco di Villa Cagnola

Il parco è una realtà viva che ha bisogno di cura e rispetto. Lo hanno imparato nella mattinata di oggi, giovedì 18 novembre, gli oltre 80 studenti delle classi 3^ e 4^ della primaria del IC don Guido Cagnola di Gazzada Schianno che hanno partecipato alla 7^ edizione della Festa dell’albero a Villa Cagnola.
Un’esperienza di storia, di educazione civica e ambientale (condita da qualche esercizio di matematica) cui i giovani studenti hanno partecipato con entusiasmo, facendo domande, suggerendo risposte e infine aiutando a piantumare quattro nuove essenze nel parco: tre carpini al margine del parco che affaccia sulla splendida vista verso il Lago di Varese e un’olea fragrans, per sostituire la stessa essenza che ha terminato il suo ciclo vitale nei pressi della Vecchia Portineria, oggetto di recenti lavori di riqualificazione.
Come ormai da tradizione le piante sono state donate dal vivaio di Ambrogio Nicora, che ha guidato i bambini in una piccola lezione teorica e pratica di botanica: «Aderisco sempre con piacere alla Giornata dell’albero perché è l’occasione per me di partecipare alla cura e alla rigenerazione del parco e di raccontare ai bambini la mia passione per le piante e la necessità di rispettare l’ambiente in cui viviamo», ha detto.
In cambio del loro aiuto attivo nella rigenerazione del Parco, il direttore di Villa Cagnola mons. Eros Monti ha presentato e regalato a ogni classe una mappa catastale del 1942 (il cui originale è conservato a Villa Cagnola, mentre le stampe sono state fornite dall’Amministrazione comunale), con tutti i toponimi di allora, con la Villa al centro di un territorio molto più agreste e meno urbanizzato di allora.
«La memoria di ciò che era Gazzada quasi duecento anni fa ci aiuta a capire l’importanza di questo parco, un polmone verde a servizio di tutta la comunità. Un bene prezioso di cui prenderci cura e da rigenerare – ha detto mons. Monti – un luogo diverso, quasi estraneo alla frenetica quotidianità di ciascuno e che, come il giardino delle origini, è un luogo dove l’umanità può rigenerarsi e riposarsi».
All’evento ha partecipato anche l’ex primario Angelo Carabelli, attuale presidente della Proloco di Gazzada Schianno, associazione che pure ha sostenuto, assieme al Cai la 7^ edizione della Festa dell’Albero a Villaggio Cagnola.
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