Antonelli tratteggia la Busto Arsizio del futuro: “Lavorare insieme per una città in salute e sostenibile”
Approvate da una maggioranza compatta le linee programmatiche della giunta Antonelli bis. Le opposizioni chiedono centtralità del consiglio comunale e denunciano le "dimenticanze"

Prima il ricordo di Andrea Barcucci, storico militante della sinistra ambientalista di Busto Arsizio scomparso sei giorni fa, poi le linee programmatiche, 30 minuti di obiettivi da raggiungere elencati con il solito stile asciutto e un appello alle minoranze per una collaborazione. È iniziato così il consiglio comunale di Busto Arsizio pre-natalizio del sindaco Emanuele Antonelli.
Il ricordo di Andrea Barcucci
«Lo ricordo qui in cortile un mese e mezzo fa, avevamo scherzato perchè sarebbe stato inutile incaponirsi su chi dei due avrebbe avuto ragione in una discussione politica. Era un ottimo avversario politico, trasparente e pacato. Spero che lì dov’è potrà trovare quei campi verdi e quegli alberi che avrebbe voluto qui nella sua Busto».
Le linee programmatiche sotto il grande cappello del Pnrr
Antonelli tratteggia una città orientata ad una progettualità comune: «In questi cinque anni vogliamo trasformare Busto in una città più attrattiva, attenta ai bisogni, sostenibile, verde, sicura e smart. Busto deve essere consapevole del suo ruolo nazionale, superando le sue debolezze. Le sfide che ci attendono sono tante, a partire dall’emergenza sanitaria che ha portato lutti e difficoltà. Il pnrr sarà la nostra bussola, una scommessa da vincere a tutti i costi con l’aiuto di tutte le forze politiche in consiglio».
La rigenerazione urbana
Uno degli obiettivi programmatici principali riguarda il recupero di aree ed edifici dismessi: «Rigenerare la città per migliorare la qualità della vita. Disegnare una città a misura d’uomo attraverso il recupero dei beni della nostra identità. Questo sarà un obiettivo imprescindibile. Servirà un nuovo regolamento edilizio e un nuovo piano delle regole più attento all’ambiente ma anche più flessibile. La trasformazione dell’area delle Nord e del piazzale del mercato sarà il primo obiettivo da perseguire. L’indipendenza e la sostenibilità energetica saranno le sfide da vincere. Oltre al centro, dove andrà rivista la viabilità, puntiamo al recupero dei centri storici di Sacconago e di Borsano.
Sostegno alle imprese e al commercio
«Vogliamo estendere zona industriale sud-ovest e valorizzarla. Potenziare le filiere produttive. Favorire affitti agevolati dei negozi sfitti per artisti che possono dare un valore aggiunto in alcune zone.
Sport e impianti sportivi
La giunta Antonelli continua a puntare sugli impianti sportivi e in particolare sul Palaginnastica dopo il tentativo fallito coi privati. Spazio anche al calcio e alla Pro Patria con l’obiettivo di realizzare il campo in sintetico per lo Speroni (si sta trattando con Regione per ottenere i finanziamenti, ndr), ad implementare gli impianti sportivi all’aperto e a ristrutturare il palaDrago a Madonna Regina.
Sanità, la sfida del futuro e del presente
Oggi (21 dicembre) si insedierà il tavolo voluto dal sindaco per trattare il tema della sanità. Antonelli promette che «entro i primi sei mesi di mandato si concluderà l’accordo di programma con Regione per il nuovo ospedale. In quel contesto dovranno essere garantiti qualità dei servizi e investimenti per l’attuale ospedale. Quando sarà pronto il nuovo ci dovrà essere personale sufficiente e di qualità. Vogliamo invogliare i medici di medicina generale anche fornendo sedi magari nel vecchio ospedale che dovrà rimanere pubblico».
Questione abitativa
In previsione della fine del blocco degli sfratti inizierà una nuova emergenza. Antonelli annuncia che «sono in arrivo decine di appartamenti di edilizia residenziale pubblica che sfoltiranno le graduatorie ma stiamo cercando di reperire appartamenti per l’ assegnazione temporanea di alloggi di emergenza, in previsione dei numerosi sfratti». Il sindaco ha toccato anche il tema dell’invecchiamento della popolazione «che richiede interventi di intensità crescente, assistenza domiciliare»
Transizione ecologica
La strategia della giunta si basa su diversi fattori: per quanto riguarda la diminuzione dei rifiuti si punta sull’apertura del centro del riuso, per quanto riguarda la mobilità l’obiettivo è il rinnovamento del parco mezzi con autobus ecologici e l’incentivazione dell’uso del trasporto pubblico e una rete di piste ciclabili completa, continuando a puntare anche sullo sharing. Nel capitolo ecologia c’è anche l’efficientamento energetico proseguendo con manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici pubblici, in primis le scuole, il completamento del progetto illuminazione pubblica (che va avanti a rilento), il rifacimento completo dell’impianto di riscaldamento del supercondominio di Sant’Anna, il potenziamento dei parchi.
Innovazione tecnologica
Piccolo capitolo dedicato anche al superamento del digital divide (ma Busto è già abbastanza avanti grazie anche ad una certa capillarità della fibra ottica). Sarà poi fondamentale mettere a disposizione un ufficio per aiutare i cittadini a creare il proprio spid (l’identità digitale), migliorare servizi di appuntamenti e pagamenti, potenziare il Suap.
Le linee programmatiche hanno trovato in Santo Cascio, capogruppo della lista di minoranza Progetto in Comune, un voto favorevole: «Dobbiamo riavvicinare le persone alla buona politica. Prima di tutto va fatta la buona politica, solo così si riavvicineranno le persone. La prego di coltivare sempre l’apertura verso le minoranze, spero diventi un suo metodo di lavoro. Siamo tutti qui per il bene di questa città. Il rispetto delle minoranze è fondamentale».
Castiglioni di Busto al Centro ha presentato alcune critiche: «Nel suo discorso il centro città è stato dimenticato, nessun piano per il commercio dopo aver riempito la città di supermercati nel silenzio delle associazioni di categoria. Non si è fatto cenno a questioni finanziarie che pendono sul bilancio in maniera importante: mi riferisco alla questione dei derivati, dove il comune ga già perso il primo grado, la questione della causa per danni della Coop, le difficoltà nel rinnovamento dell’illuminazione della città per il quale mancano i materiali per cambiare i punti di luce e la città si sta spegnendo». Ultima a farne le spese, la consigliera di Popolo Riforme e Libertà, Giuseppina Lanza, investita in via Venezia a causa della scarsa luce.
Per il Pd hanno parlato Paolo Pedotti e Maurizio Maggioni. Il primo ha sottolineato come il ruolo del consiglio comunale non vada sminuito: «Bene i tavoli per dialogare e confrontarsi ma non bisogna rinunciare al confronto dialettico e di sostanza in consiglio. Anche così si riguadagna la fiducia dei cittadini nella politica». Per Maggioni, invece, «non si è sentito parlare di Neutalia in riferimento all’economia circolare, non ha fatto cenno alla questione degli ospedali e delle case di comunità. La nostra distanza non è sulle singole cose ma sul fatto che non si siano messi in luce aspetti ordinatori dell’azione di governo. Noi saremo qui a ricordarglielo ogni volta».
Per Gigi Farioli, infine, c’è il voto favorevole alle linee programmatiche con un memento: «Non possiamo nascondere il fatto che dal ’21 al ’26 Busto e l’Italia tutta hanno un compito importante, quello di far ripartire l’intero Paese in chiave più moderna e funzionale. Per fare ciò anche questa maggioranza deve avere consapevolezza del fatto che serva discontinuità rispetto alla politica pre-covid». Plauso dalla maggioranza che ha votato compatta favore le linee programmatiche. I soli voti contrari sono arrivati dal Pd e da Busto al Centro.
Dopo le linee programmatiche sono stati approvati il sopraelevamento di un piano del Centrocot di Sant’Anna, il rendiconto delle partecipazioni del Comune nelle società e la gara per il servizio di riscossione dei tributi. Rinviata al prossimo consiglio comunale la discussione sulla proposta di una consulta sui temi della sanità, proposta da Busto al Centro e che ha visto battagliare in commissione maggioranza e opposizione. L’avvicinarsi della mezzanotte ha costretto a rimandare il tema per fare spazio al classico panettone e spumante natalizio.
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