Dopo 2 anni tornano i volontari in ospedale a Varese: “Torniamo a riempire un vuoto”

La volontaria Cristina Birago racconta il ritorno dei volontari di Avo all'interno della struttura dopo due anni di lontananza a causa della pandemia: "Siamo un amico quando l'amico non c'è"

I volontari dell'accoglienza all'ospedale di Circolo

Buongiorno,

scrivo a titolo personale (e mi firmo) come volontaria di Avo Varese, l’associazione di volontari Ospedalieri che vivono, anzi hanno ripreso a vivere da poco la vita dei reparti come una seconda casa.

Il nostro compito (missione?)è quella di portare un po’ di conforto e di compagnia ai pazienti. In questi 2 anni abbiamo fatto altro, sempre in squadra con il “nostro” Ospedale, per sollevare il personale che aveva da sopportare il peso di una situazione cosi grave fisicamente e psicologicamente.

Leggo lo scambio di lettere di qualche giorno fa sulla spiacevole situazione di cui è stata protagonista la anziana mamma della scrivente e non posso che dispiacermene perché il disagio di una persona fragile e sola (per colpa di questa maledetta pandemia di cui stiamo subendo gli strascichi) è disagio di tutti noi. Da pochissimi giorni, in contemporanea con il ritorno delle pur brevissime visite dei parenti, abbiamo avuto il permesso di tornare in molti reparti per portare il nostro aiuto. E speriamo che nelle piccole cose di ogni giorno, là dove la cura medica non c’entra, noi possiamo aiutare un po’ lo spirito.

Viviamo l’Ospedale dall’interno da molti anni, vediamo che la Direzione ha spinto lo sviluppo di progetti innovativi e voluto l’arrivo di eccellenze della Medicina che contribuiscono a fare del polo Asst Settelaghi un punto di prima linea della sanità lombarda di cui Varese deve essere orgogliosa. Ma a volte non si può arrivare dappertutto con le risorse interne.

Il volontariato non è solo accessorio ma complementare perché tutti insieme si possano superare le difficoltà delle persone ” in difficoltà “. La mancanza della figura dei volontari nei reparti per quasi 2 anni ha sicuramente lasciato vuoto il ruolo di chi ascolta, sorride, consola, dà fiducia ma anche cerca il telecomando, avvicina il tavolino , aiuta a fare una telefonata e corre a prendere una coperta che magari serve in quel momento lì.

Il nostro ritorno è stato salutato con sorriso e gratitudine anche da infermieri e medici che escono da 2 anni di lavoro al limite delle loro possibilità. Quindi tutti insieme faremo del nostro meglio per dare il maggior conforto a chi ne ha davvero bisogno . Cercheremo di fare l’anello di congiunzione tra il paziente e l’esterno per quanto possibile, di essere il visitatore quando il visitatore non arriva. Un amico quando l’amico non c’è.

Cordiali saluti

Cristina Birago
Avo Varese

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 23 Febbraio 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.