Luino stupisce e si rende protagonista di una solidarietà senza confini

Continue raccolte di beni, comuni del territorio coordinati per ospitare le famiglie in arrivo dalla Ucraina e marce per dire di "no" alla guerra in corso

Generica 2020

Luino sorprende, fiumi di solidarietà nei confronti della popolazione ucraina scorrono ormai dallo scoppio della guerra tra le strade della città.

È iniziato tutto il 27 febbraio con il punto raccolta beni promosso dalla famiglia Oleksyuk a sostegno dei bambini e delle persone colpite dalla guerra. Punto che ha trovato poi altra sede in piazza Marconi (civico 25) grazie alla concessione temporanea di uno spazio, attualmente attivo, da parte del Comune di Luino. Quello che è successo dopo, è stato tutto un divenire. La Croce Rossa di Luino, e altre associazioni del territorio, si sono mobilitate per una raccolta fondi, di indumenti, cibo a lunga conservazione e medicinali. Poi la straordinaria marcia per la pace del 6 marzo, che ha visto in cammino per dire di “no” alla guerra in Ucraina migliaia e migliaia di anime. 

La guerra però, quel 6 marzo, non si è fermata. L’arrivo dei primi profughi in Italia, le difficoltà dei comuni ad accogliere le famiglie, l’incertezza di non sapere cosa il futuro riservasse. Condizioni che non hanno trovato impreparati i comuni del luinese. Luino, Germignaga e Maccagno hanno fatto rete mappando il territorio con le possibili accoglienze, private o pubbliche, da destinare ai profughi in arrivo.

«Sul territorio sono attualmente 84 gli ucraini, di cui 48 sono bambini. Grazie al supporto dei Servizi Sociali e della Polizia Locale, fino ad adesso siamo riusciti ad organizzare bene le famiglie e a rispondere a tutti i bisogni che si sono palesati», ha commentato l’assessora ai Servizi Sociali Elena Brocchieri. 

Una rete che non trova confini, che non si chiude al mondo ma che cerca di allargarsi per garantire la migliore assistenza possibile a queste persone vittime di una guerra che non hanno chiesto.

«Passata questa prima fase di emergenza, stiamo ora pensando con i comuni e con le diverse associazioni che compongono la Comunità Operosa dell’Alto Verbano a dei progetti di integrazione rivolti alle famiglie ucraine presenti sul territorio. – ha continuato l’assessora Brocchieri –  E’ già partito un corso di italiano per stranieri in biblioteca, specializzato però per gli ucraini, e nell’attesa dell’arrivo di qualche fondo da parte del Ministero, continueremo a cercare anche con gli altri comuni soluzioni per permettere a queste persone di integrarsi al meglio».

Il luinese, casa dei più grandi letterati e poeti, di una profonda e quasi nostalgica bellezza, diventa così anche uno dei più accoglienti paesi della provincia.

All’appello mancavano solo i giovani, che nella giornata di oggi hanno sorpreso la città con un corteo colorato. Migliaia di studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “B.Luini” si sono messi in marcia per raggiungere e donare al centro di raccolta in piazza Marconi 300 scatoloni di farmaci e materiali sanitari, raccolti nelle due settimane precedenti a scuola.

«Grazie a tutti i volontari che si sono resi disponibili per coprire i turni del punto di raccolta, che sta diventando anche un luogo di riferimento per le persone ucraine accolte sul territorio. Grazie anche a tutte le persone che in un modo o in un altro si sono resi disponibile per rendere accogliente la città. Tante famiglie e persone si sono mosse per ospitare e far sentire a casa loro le persone scappate dalla guerra. E’ stata davvero una risposta inaspettata, c’è una grande sensibilità tra i luinesi. Quello che ci si auspica è che Luino diventi sempre più accogliente nei confronti di tutti, aldilà del colore della pelle», ha concluso l’assessora Elena Brocchieri.

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ilaria.notari@varesenews.it
Pubblicato il 25 Marzo 2022
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