Scatti d’autore a Sesto Calende, il fotoclub Verbano festeggia sessant’anni
Dalla storica fondazione alle nuove iniziative, il presidente Enzo Pellitteri ripercorre la storia dell’associazione dedicata agli amanti della fotografia
Sessanta candeline: è un compleanno importante, quello festeggiato dal Fotovideoclub Verbano. Era il 1962 quando l’instancabile Nildo Barisone, famoso nella città sul Ticino per essere un punto di riferimento nella banda degli Stunaa, fondò insieme ad altri due soci (Monferrino e Montecucco) quella che a Sesto Calende è un’istituzione per gli amanti della macchina da presa e fotografica.
Molte cose sono cambiate dal giorno in cui nacque il “Cineclub Verbano”, a partire dal nome dell’associazione, oggi chiamata ufficialmente “Fotovideoclub Verbano Aps”. Un segno che indica l’evoluzione dei tempi, della tecnologia e di quanto il mondo dopo l’avvento di Internet sia diventato sempre più multimediale, un mondo in cui gli hobby, le tecniche e le competenze spesso si fondono e danno vita a nuove realtà.
Testimone – la fotografia si basa sul concetto di testimonianza – di questo cambiamento è senza dubbio Enzo Pellitteri, presidente dell’associazione dal 2001, vale a dire per più di un terzo della sua storia. Socio dal 1995, Pellitteri ha prima assistito e poi preso parte all’evoluzione della APS che nel 2022 conta una trentina di soci, provenienti dall’area del Varesotto e dal Lago Maggiore, con soci anche dal vicino Piemonte, in particolare Castelletto Ticino.
«Il nome scelto per l’associazione non è casuale – spiega Pellitteri –. Siamo vicini al Lago Maggiore non solamente a livello territoriale, con quel pezzo che esce dal Ponte di Ferro e va verso il Ticino, ma anche per quel che riguarda la nostra attività fotografica. Proprio il ponte è stato documentato in ogni modo, come la città stessa . Recentemente abbiamo inoltre collaborato con l’amministrazione comunale e con associazioni locali come il Palio per immortalare alcuni momenti ed eventi, fra cui la sfida dei dragonboat sul fiume. Insieme al Comune, invece, abbiamo realizzato un libro fotografico Sesto Città da amare che l’amministrazione utilizza come omaggio agli ospiti; tutti i soci hanno contribuito fotografando la città e i suoi quartieri per dare una visione su Sesto Calende».
Un’associazione, dunque, a strettissimo contatto con la vita cittadina, ma che prima di tutto riunisce e mette in sinergia gli appassionati della settima e dell’ottava arte, dai neofiti (a cui sono dedicati corsi per principianti) agli esperti, che già hanno trovato il proprio stile dietro la macchina fotografica – perché l’associazionismo è anche questo, è fatto di incontro e condivisione con persone nuove, dalle quali poter imparare e sviluppare una passione. Il club organizza infatti incontri a cadenza bisettimanale nella Sala Cesare da Sesto, spesso con ospiti importanti come per esempio Valter Iannetti presente venerdì 11 marzo per la serata Segni dell’uomo nell’ambiente. (I dettagli nell’articolo).
(Nella foto Pellitteri – a destra – partecipe alla trasmissione radio Sesto alle 7 dello scorso venerdì 18 febbraio)
Senza dubbio, un impulso fondamentale nella storia l’associazione è stato dato dal sestese Renato Milano, a lui va riconosciuto il merito di aver portato l’associazione verso nuovi confini: «Una persona geniale, estremamente creativa. Pittore e appassionato di fotografia e di cinema, Renato Milano era in grado di fare sperimentazione attraverso ogni supporto. Come Barisone è stato premiato in diverse manifestazioni, anche con riconoscimenti internazionali: fu lui – ricorda Pellitteri – a farci sviluppare un forte interesse per le arti visive. Ci fece immergere nel mondo delle mostre di pittura e dell’arte contemporanea, realtà legate non solo all’immagine, cosa che ha contraddistinto e contraddistingue il fotoclub Verbano da molti altri».
Oggi il percorso di sperimentazione del club continua, aprendosi al mondo dei video, anche realizzati con gli smartphone, a quello del cinema e ai nuovi tesserati, che entrando a far parte dell’associazione possono partecipare alle mostre e organizzare eventi culturali e all’aria aperta, in sinergia con la biblioteca comunale.
Il programma del 2022 prevede (al momento) la proiezione nel cortile della biblioteca di estratti di film dedicati a Monica Vitti, attrice scomparsa quest’anno, seguirà poi una retrospettiva su Pasolini in occasione dei cento anni dalla nascita e infine il “main-event” su Sesto Calende, in concomitanza con la festa cittadina, la mostra Sesto Calende città della fotografia.
«Sarà una rassegna che avrà come ospiti altri fotoclub con cui abbiamo buone relazioni – conclude il presidente, concedendo qualche piccola anticipazione -. Un’occasione per mostrare fotografie, proiezioni audiovisive e molto altro. Più che un concorso ci piace considerarlo un festival della fotografia».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Tsilvia su La patente a 18 anni? "Non è più uno status symbol"
PaoloFilterfree su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
elenera su La patente a 18 anni? "Non è più uno status symbol"
Felice su La patente a 18 anni? "Non è più uno status symbol"
Alessandra Toni su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
lenny54 su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.